Viaggio a Fatima per i fedeli ed i devoti iblei

L’ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa ha promosso un pellegrinaggio a Fatima per il mese di agosto, nelle giornate dal 10 al 17. Un appuntamento rivolto ai fedeli e ai devoti.

Ma qual è il motivo di questa iniziativa? A spiegarlo il direttore dell’ufficio diocesano, don Giorgio Occhipinti. “Nelle condizioni attuali della nostra società – dice don Occhipinti – abbiamo bisogno di ritornare a Dio nella semplicità del cuore, proprio come i pastorelli di Fatima hanno fatto. Semplici perché avevano il cuore aperto a Dio e la grazia li ha trasformati. Vivendo nella semplicità avremo un cuore capace di comprendere anche i fratelli più bisognosi e nella carità di Dio andare loro incontro secondo le nostre possibilità. Il pellegrinaggio è un’esperienza di fede, è vivere concretamente nella vita di ogni giorno quello che proclamiamo con la nostra fede, è testimoniare la nostra fede nell’ambiente dove siamo chiamati a vivere, nel nostro ambiente di lavoro, di scuola, di casa o altro”.

Con il pellegrinaggio a Fatima, sarà data la possibilità ai fedeli della comunità iblea di partecipare in maniera attiva alle varie celebrazioni che animano il frequentatissimo santuario portoghese, in particolare nei giorni 12, 13, 14 e 15 agosto 2019 in occasione della ricorrenza della quarta apparizione. Nello specifico, il 13 ci sarà l’offerta al santuario del grano e di altri prodotti tipici iblei da parte dei ragusani presenti. Il 14 saranno i fedeli iblei a portare in processione la Madonnina sul piazzale. Il 15 la santa messa dell’Assunzione e l’incontro con il vescovo di Fatima, poi il Rosario nella cappellina delle apparizioni, quindi la processione eucaristica sul piazzale. E non mancheranno le escursioni a Coimbra, Braga (santuario del Buon Gesù), Porto, Lisbona, Nazarè.

Spiritualità, silenzio, preghiera, ma soprattutto “semplicità” e “solidarietà” sono le caratteristiche principali di questo grande santuario mariano. Il santuario di Fatima è luogo di pellegrinaggio, che fa memoria del suo evento fondante: le apparizioni della Madonna ai tre pastorelli. La cura pastorale dei pellegrini (in particolare dei malati e dei sofferenti)  è l’elemento primario della sua missione.

“Nella cappellina delle Apparizioni – sottolinea don Occhipinti – ci troviamo sempre al centro del Mistero che pervade questo Santuario. Qui è apparsa la Madonna avvolta di luce e ha parlato di Dio agli uomini. In questa speranza, rimaniamo in preghiera, protetti dal suo manto materno, e le confidiamo tutte le nostre intenzioni, attraverso la preghiera che più ci ha chiesto: il Rosario. I pastorelli aspettavano ogni apparizione mentre recitavano il rosario come chi prepara un incontro speciale. La nostra preghiera a Fatima si trasforma in desiderio di Dio e di impegno con Lui e siamo invitati a elaborare alcuni propositi di solidarietà concreti che sbocciano da questo incontro con Gesù”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it