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Versalis, la protesta si infiamma: sciopero generale e manifestazione a Roma
10 Mar 2025 06:06
La tensione cresce nel settore della chimica di base in Italia. La Cgil e la Filctem, insieme alle altre sigle dell’industria, hanno proclamato per oggi 10 marzo 2025 una giornata di mobilitazione nazionale contro il piano industriale di Versalis, la divisione chimica di Eni. In contemporanea, è stato indetto uno sciopero generale che coinvolgerà tutti i lavoratori del comparto, compresi quelli dell’indotto. Al centro della protesta c’è un futuro sempre più incerto per l’industria chimica nazionale e per siti produttivi strategici, come quello di Ragusa, destinato alla dismissione. La decisione unilaterale di Eni di avviare il decommissioning dello stabilimento ragusano dal 1° gennaio 2025 ha sollevato una forte opposizione sindacale, che accusa l’azienda di non avere un piano industriale credibile per il territorio.
Una delegazione ragusana a Roma per difendere il futuro della chimica
Nel giorno della mobilitazione, una delegazione della Filctem Cgil di Ragusa si unirà alla manifestazione nazionale che si terrà davanti alla sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT). L’obiettivo è chiaro: bloccare il declino del settore e costringere il Governo e l’azienda a trovare soluzioni concrete per salvaguardare l’occupazione e il tessuto produttivo.Nonostante mesi di trattative, le risposte istituzionali sono state insufficienti. I sindacati lamentano un’assenza di visione strategica e contestano il piano industriale presentato da Eni Versalis il 24 ottobre scorso, giudicandolo insufficiente e dannoso per il comparto.
Il caso Ragusa: un presidio industriale a rischio
Il caso di Ragusa è emblematico della crisi che attraversa l’industria chimica nazionale. Il sito siciliano, per decenni punto di riferimento per l’occupazione locale, sta subendo un progressivo smantellamento. La chiusura non solo metterebbe a rischio centinaia di posti di lavoro, ma rischia di trasformarsi in una ferita economica profonda per un territorio che già lotta contro lo spopolamento e la deindustrializzazione. “La presenza di Eni a Ragusa è stata per anni un pilastro dell’economia locale”, spiegano i rappresentanti sindacali. “Non possiamo accettare un piano che sacrifica i lavoratori senza offrire alternative concrete”.
Una battaglia per il lavoro e il futuro industriale del Paese
Per la Cgil e la Filctem, il piano Versalis rappresenta una minaccia per l’intero settore chimico nazionale. La battaglia non riguarda solo il sito di Ragusa, ma un modello di sviluppo che rischia di penalizzare l’Italia a favore di scelte poco lungimiranti.I sindacati chiedono un piano industriale serio e sostenibile, capace di garantire la continuità produttiva e di offrire garanzie occupazionali sia ai lavoratori diretti che a quelli dell’indotto. La mobilitazione del 10 marzo sarà solo il primo passo: se non arriveranno risposte adeguate, la protesta continuerà ad oltranza. Per i lavoratori e per l’industria chimica italiana, il tempo delle promesse è finito. Adesso servono soluzioni concrete.
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