È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
VENERINA PADUA TORNA A SOLLECITARE LA RIPRESA DEL DIBATTITO
21 Mar 2011 11:50
“Finalmente qualcosa si muove nella direzione che, da anni, andiamo auspicando. Le battaglie che abbiamo portato avanti non sono state vane. La presenza femminile è destinata a diventare una realtà”. E’ il commento della consigliera provinciale del Pd, Venera Padua, dopo il voto bipartisan del Senato legato all’approvazione definitiva della legge sulle quota rosa nei consigli di amministrazione delle società quotate e in quelle pubbliche non quotate, legge che, ora, torna alla Camera. “Dopo anni di resistenze – sostiene Padua – prendiamo atto di un percorso che, finalmente, è stato avviato in maniera irreversibile e che ha dato vita ad un dibattito che ha toccato da vicino questioni di ordine costituzionale, di opportunità politica e di linguaggio. Sono molto soddisfatta perché, finalmente, qualcosa sta accadendo, in merito alle quote rosa, anche nel nostro Paese.
Da anni, in provincia di Ragusa, ci battiamo per sensibilizzare le istituzioni su un argomento che, secondo me, non viene affrontato con la dovuta presa di coscienza e nella maniera più corretta. Oggi si sta acquisendo una maggiore consapevolezza sul fatto che le quote rosa, anche in economia, non sono solo un modo per promuovere le donne, facilitandone l’esperienza, bensì servono a sbloccare, come si evince anche dagli ultimi dati Istat sul rendimento scolastico femminile, un meccanismo che impedisce alle competenze delle donne di contribuire alla produzione di ricchezza”. La consigliera provinciale Padua auspica che il dibattito dal livello nazionale possa essere nuovamente spostato a quello locale. “Si trovi una giusta strategia – chiarisce – per garantire l’applicazione di linee di inclusione anche negli ambiti di pertinenza provinciale. Siamo disponibili al dialogo.
D’altronde, la mediazione trovata in Parlamento ha avuto come premessa la temporaneità della norma, valida per non più di tre mandati, e le sanzioni adottate, sino alla decadenza del Consiglio di amministrazione. Come dire che ci sono tutti i margini e tutti gli spiragli per poter arrivare ad una soluzione condivisa”.
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