VELOCIZZARE LE PROCEDURE PER DOTARSI DELLO STRUMENTO URBANISTICO

      –          Tenuto presente che il Comune di Modica ha sin dal 1982 in corso di elaborazione la Variante generale al Piano Regolatore Generale;

–          Preso atto che l’Amministrazione Comunale il 10 gennaio scorso ha trasmesso gli atti alla Presidenza del Consiglio Comunale, al fine di provvedere alla adozione della variante stessa di competenza del Consiglio;

–          Vista la nota prot. n. 1350 del’11 gennaio, con la quale il Presidente del Consiglio Comunale, al fine di verificare la compatibilità o meno dei Consiglieri per la trattazione dell’argomento, chiede ai singoli Consiglieri Comunali di manifestare formalmente la loro posizione entro il 20 gennaio;

–          Rilevato che alla data odierna risulterebbe che su trenta consiglieri, ventinove avrebbero formalmente comunicato la loro posizione alla Presidenza e che di questi, quindici avrebbero dichiarato la loro incompatibilità;

–          Preso atto che in tal caso poiché il numero dei consiglieri compatibili risulta inferiore al quorum richiesto per la trattazione dell’argomento, cioè la metà più uno dei componenti il Consiglio Comunale, la proposta di Variante generale non può essere sottoposta all’attenzione del Consiglio, mentre occorre provvedere alla comunicazione all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente per la nomina del commissario ad acta, in sostituzione del Consiglio;

–          Ritenuto, come già accaduto in altri momenti, che il commissariamento, pur apparendo inevitabile, rappresenta comunque un fatto negativo per qualsiasi organismo democraticamente eletto, in quanto impedito a discutere e decidere in questo caso su una materia fondamentale per lo sviluppo di una città;

–          Rilevata la necessità, dopo circa trent’anni dall’incarico per la redazione della variante, di dotarsi di un nuovo strumento urbanistico al fine di ridisegnare il futuro urbanistico ed anche, per alcuni aspetti, economico della città di Modica;    

–          Ritenuta, inoltre, l’urgenza di riaffermare regole certe e unanimemente condivise in ordine all’attività edificatoria, al rilancio del settore dell’edilizia, al recupero del centro storico, alla tutela del territorio, alla programmazione delle zone commerciali ed artigianali e al fine di evitare interventi singoli in variante o riclassificazioni urbanistiche spesso in contrasto con una visione moderna ed equilibrata di una città a misura d’uomo;             

 

                                                                         chiede

 

–          se risulta confermato il fatto che, sulla base delle dichiarazioni presentate alla data odierna dai Consiglieri Comunali, non viene raggiunto il quorum richiesto per la discussione e la eventuale adozione della Variante Generale al P.R.G.; 

–          se non si ritiene di convocare urgentemente una apposita Conferenza dei Capigruppo, unitamente all’Amministrazione, per la valutazione sugli adempimenti da adottare, al fine di velocizzare le procedure e dotarsi dell’atteso strumento urbanistico, nonché per esaminare, nell’immediato quali atti l’Amministrazione e il Consiglio possono porre per ridurre il ricorso a varianti singole o a riqualificazioni continue;

–          che la presente venga discussa alla prossima riunione del Consiglio Comunale.

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