Il valore dei nonni. In provincia di Ragusa sostegno economico ai figli e custodi dei borghi

I nonni? Non sono solo una risorsa affettiva, ma anche economica. E quest’ultimo dato, certamente, non è un bene. Siamo tutti d’accordo sul fatto che i nonni sono insostituibili, che rappresentano per tutti un importante pilastro della famiglia italiana. E a confermarlo, arriva anche una recente ricerca: i nonni sono i custodi dei borghi al di sotto dei 3 mila abitanti e naturalmente la provincia di Ragusa non fa eccezione, con Giarratana e Monterosso. Perché proprio i borghi con meno di 3 mila abitanti? Perché è lì che è possibile ancora trovare tradizioni, valori e racconti che altrimenti andrebbero perse.
Ma torniamo ai dati.

I dati italiani sul supporto economico dei nonni

4 famiglie su 10 in Italia (ovvero il 40%), hanno bisogno dei nonni per salvare il bilancio domestico messo a rischio dall’inflazione.
E l’inflazione, si sa, colpisce il carrello della spesa e le bollette. Si tratta di un’indagine di Coldiretti che ha analizzato il dato a livello nazionale.
Tra gli italiani che beneficiano della presenza di un pensionato in casa, il 63% dichiara che i nonni sono un fattore determinante per contribuire al reddito familiare, mentre il 22% guarda loro come un valido aiuto per accudire i propri figli, risparmiando su doposcuola e baby sitter.
Ma c’è di più: non solo i nonni sono un valido aiuto per le famiglie, ma sono loro i custodi dei borghi siciliani che hanno meno di 5 mila abitanti. In provincia di Ragusa, dunque, potremmo dire che i nonni custodiscono i borghi di Giarratana e Monterosso, unici ad avere meno di 5 mila abitanti.

Tradizioni e saperi: identità da tutelare

Sono proprio gli over 70 a mantenere le tradizioni, i saperi e a difendere il valore storico, ambientale e culturale dei territori. Se da una parte infatti offrono un sostegno alle famiglie, dall’altra contribuiscono a proteggere nel tempo le peculiarità locali.
Non è un caso quindi che il 92% delle produzioni tipiche nazionali nasca nei piccoli borghi: stiamo parlando dei patrimoni dell’enogastronomia sostenibile e a km zero, ad esempio, ma anche delle colture storiche e delle tradizioni popolari.

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