Va in pensione Antonella Caldarera, funzionario Cna Ragusa. Dopo 35 anni di servizio. Auguri

Ultimo giorno di lavoro in Cna, oggi, per Antonella Caldarera, che tra gli altri ha ricoperto il ruolo di responsabile comunale per Ragusa dell’associazione di categoria. Dopo 35 anni di onorato servizio, l’apprezzata funzionaria attiva negli uffici della sede territoriale di via Psaumida, appenderà le classiche scarpette al chiodo per la meritata pensione. “Antonella – dice il presidente territoriale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono – rappresenta un pezzo di storia della nostra associazione, perché lei c’era già nel lontano 1987, nella sede di via Meli, con l’allora segretario Gianfranco Motta. Nel corso di questi decenni, ha avuto modo di contribuire alla crescita della nostra associazione di categoria, con il suo apporto sostanziale e mai scontato. La ringraziamo per il suo apporto e siamo certi che continuerà sempre, al di là della quiescenza, a fare parte della nostra famiglia”. 


Anche il segretario territoriale, Carmelo Caccamo, oltre a salutare Caldarera, esprime sentimenti di apprezzamento per il lavoro svolto. “Naturalmente – dice Caccamo – la ricordo quando ho messo per la prima volta piede in Cna.  E' stata sempre dispensatrice di buoni consigli. E, anche per questo, non finiremo mai di ringraziarla. Ha avuto la possibilità di lavorare gomito a gomito con grandi dirigenti della nostra associazione datoriale, non ultimo il compianto Pippo Tumino, ma anche l'ex segretario territoriale Giovanni Brancati con cui ha condiviso una lunga parte di cammino assieme. La sua eredità professionale rimarrà, comunque, un tesoro indelebile per le nuove leve”. “Ringrazio il presidente e il segretario per le parole di stima che mi hanno rivolto – dice Caldarera – sì, è vero, ho trascorso la mia vita in Cna e sono contenta di avere potuto fornire sino alla fine il mio contributo. Ci sono stati anni belli, altri meno facili. Ma sempre a schiena dritta perché questo ci hanno insegnato i padri fondatori di questa associazione. E’ stata, davvero, una bella avventura. Una avventura durata oltre tre decenni”.

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