Un’ottima annata per le olive: raccolto a +35%

Anche la provincia di Agrigento si presenta divisa in due perche’ procedendo in direzione di Agrigento si osserva la prevalenza della Biancolilla, varieta’ piu’ tardiva, con ottime produzioni. Inoltre, i comuni di questa zona si trovano a un livello piu’ alto sul livello del mare cosa che ha contribuito a ridurre gli effetti del caldo eccessivo, contrariamente a quanto accaduto in zone piu’ basse. La difformita’ produttiva sul territorio, tra oliveti e alle volte all’interno degli oliveti stessi, per il cambiare delle varieta’ presenti, e’ comunque una caratteristica estendibile a tutta la regione. In provincia di Palermo la produzione viene stimata in crescita, raddoppiata rispetto all’anno precedente che pero’ ricordiamo era stato poco produttivo.

Anche nelle province orientali della regione gli effetti dei caldi venti di scirocco in fioritura si sono fatti sentire. In provincia di Messina ancora una annata negativa, la produzione viene data in aumento rispetto allo scorso anno, annata scarsissima quanto molti frantoi sono rimasti chiusi, quindi ancora molto al di sotto delle produzioni esprimibili potenzialmente dalla provincia. Per le province di Catania, Siracusa e Ragusa la campagna si presenta complessivamente discreta, quella che viene definita una mezza carica, che spinge stimare un quantitativo complessivo di circa 4 milatonnellate con variazioni percentuali provinciali disomogenee. Catania fa registrare un netto incremento della produzione rispetto all’anno precedente, che ribadiamo essere stato di scarica produttiva, in provincia di Siracusa l’incremento e’ piu’ contenuto, riconducibile ad un 40% mentre per la provincia di Ragusa, si stima una produzione inferiore alla precedente campagna di circa il 20%.

A chiudere il periplo dell’isola, la provincia di Caltanissetta, anch’essa divisa in due parti. La zona costiera dove la produzione e’ presente grazie alla varieta’ Biancolilla, anche se a macchie, e quella interna, paragonabile alla risposta produttiva della provincia di Enna piuttosto scarsa. Complessivamente, mediando e ponderando le diverse informazioni raccolte grazie ai tecnici presenti sul territorio, si puo’ stimare per la regione Sicilia una annata in crescita del +35% che porterebbe il quantitativo stimato a superare le 24.000 tonnellate, produzione incoraggiante ma oltre il 50% al di sotto di quella espressa in passato da annate di carica. Sotto il profilo qualitativo si continua a tenere sotto osservazione la mosca e le percentuali di infestazione che per il momento risultano essere ancora al di sotto della soglia di intervento, tanto da non suggerire l’esecuzione di trattamenti antiparassitari vista la prossimita’ della raccolta.

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