UNIVERSITA’ . PAOLO PAVIA ESPRIME SORPRESA PER IL SALVATAGGIO
28 Lug 2013 16:53
ho letto l’appello “accorato” al Prefetto pubblicato su RagusaOggi e non Le nascondo la mia sorpresa, mista a preoccupazione per i possibili contraccolpi di immagine, per quanto ivi assunto, a partire dal titolo dove, addirittura, si dichiara la necessità di “salvare l’università di Ragusa”.
Come Lei sa, da oltre cinque anni a questa parte, ho vissuto da protagonista le vicende che hanno portato all’istituzione della Struttura Didattica Speciale di Lingue e Letterature straniere ed al suo consolidamento con la firma dell’accordo del 2 febbraio scorso, sottoscritto senza alcuna riserva anche dall’attuale Commissario alla Provincia Avv. Giovanni Scarso.
Posso testimoniare, anche in virtù dei rapporti eccellenti che ancora intrattengo con i vertici dell’Ateneo di Catania, che non vi è alcun rischio all’orizzonte, neppure lontano, che possa compromettere l’esistenza e il funzionamento della S.D.S. di Lingue di Ragusa o che possa mettere in discussione il regolare avvio delle attività didattiche subito dopo la pausa di agosto.
Riteniamo che le iscrizioni al prossimo anno accademico, che vedrà la riapertura delle immatricolazioni al primo anno, esauriranno i 230 posti a disposizione per la laurea triennale, rilanciando così pienamente gli studi linguistici con un impiego a pieno regime delle risorse disponibili.
Aggiungo che è in fase di ultimazione il ripristino del laboratorio linguistico già ubicato in p.zza Carmine presso i locali di Via Solarino a Ibla, con l’attivazione di altre 52 postazioni entro il mese di settembre, e comunque prima del 10 ottobre, data ufficiale di inizio delle lezioni.
Inoltre, sono in corso trattative con l’ERSU di Catania per l’apertura e la gestione della Casa dello Studente a Ragusa Ibla.
Come vede, l’allarme lanciato dallo sconosciuto autore della lettera al Prefetto è del tutto ingiustificato e privo di qualunque fondamento, anche perché ho avuto notizia, nei giorni scorsi, di contatti tra la nuova amministrazione comunale e il Commissario Scarso affinché si trovino le soluzioni opportune ai problemi del Consorzio universitario che, vale la pena precisarlo, sono altra cosa rispetto all’accordo firmato il 2 febbraio.
In altri termini, le vicende del Consorzio universitario non hanno la minima influenza sui rapporti tra le istituzioni locali (Provincia Reg.le e Comune di Ragusa) firmatarie dell’accordo con l’Università di Catania. Sono altresì a conoscenza dell’intenzione della nuova amministrazione comunale di garantire in ogni caso il rispetto di tutti gli accordi con l’Università di Catania.
Cordialmente,
Paolo Pavia
già rappresentante degli studenti
nel Consiglio della Facoltà
di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Catania