Una società olandese utilizza impronte digitali dei morti per scopi commerciali

Un’azienda olandese, specialista in assicurazioni e servizi funebri, prende le impronte digitali del defunto senza il permesso dei loro parenti. Lo ha scoperto la radio olandese, Radio 1. Dela, che è presente anche in Belgio, usa queste impronte digitali per scopi commerciali. L’azienda prende queste impronte digitali senza che un parente del defunto sia presente, pochi giorni prima del funerale. Poche settimane più tardi, i parenti ricevono una e-mail chiedendo loro se vogliono creare un anello o un ciondolo con catena con l’impronta digitale del defunto. Per un prezzo che oscilla tra 124 e 1.320 euro. L’azienda non specifica nel suo messaggio commerciale come e per quanto tempo vengono conservate le impronte digitali. L’azienda è attiva anche in Belgio. Non è noto se la pratica sia applicata solo nei Paesi Bassi. Per Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” si augura che questa prassi macabra non si diffonda nel resto d’Europa.
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