UNA SCONFITTA DA CUI STO IMPARANDO MOLTO

Oggi tentiamo una intervista a Maria Borgia candidata sindaco nelle
ultime elezioni amministrative di Scicli e sconfitta, come sappiamo,
dal candidato Giannone. Lo facciamo non solo per conoscere i risvolti
di quella sconfitta ma se ha determinato in lei delle più o meno
profonde modifiche sul modo di interpretare la politica e  le
alleanze locali.

D. Cosa ha prodotto in lei la sconfitta elettorale?

R. Faccio politica per passione e non per avere aspettative particolari ;sono stata felice di aver fatto conoscere  i nostri ideali politici a tante persone ,credo che questo risultato sia stato dettato da una chiara disorganizzazione , del resto era la nostra prima esperienza e ci siamo confrontati portando avanti temi molto  importanti e certamente controcorrente

D. E vero che dopo aver perso le elezioni intendeva abbandonare il suo
impegno nel sociale che l’ha sempre distinta , nella vita politica
stessa della sua città?

R .assolutamente no,il mio rapporto con il sociale rimane sempre un impegno continuo , molte persone hanno capito che stare sul carro dei vincitori spesso non paga , tant’è che ci si rivolge ancora e continuamente alla nostra organizzazione per essere aiutati e supportati ,dove i servizi sociali comunali ,ancora oggi allo stallo ,non intervengono in modo concreto . Noi ci siamo sempre e comunque .

 

D. Negli ultimi tempi lei ha avuto un avvicinamento a formazioni
politiche diverse dalla sua cultura di base, che da molti anni ha
perseguito e persegue. E vero o si è trattato di una nostra
impressione?

R.  in questi lunghi anni di militanza , non credo che quello che si sia conquistato in termini personali e culturali ,che insomma si  ha nel cuore e nei meandri dell’anima possa essere mai inficiato , chi diviene “camerata” come osiamo definirci quelli di una certa cultura politica e sociale , non ha nulla a che vedere con  altri orientamenti ,ed  il fatto di aiutare o collaborare con  schieramenti ,diversi, ma comunque della” nostra” area politica ,non vuol dire che si intenda percorrere altre strade ma semplicemente non ci si chiude in un cerchio mentale.

D. Cosa è cambiato in lei con il suo avvicinamento a forze
politiche  diverse da quella storica cultura che la faceva interprete
delle esigenze delle persone e delle famiglie?

R. come detto prima ,non è cambiato nulla perché al di la degli orientamenti di un partito nazionale ,tutto va contestualizzato localmente e personalmente , rimango protesa a 360° verso le problematiche inerenti la famiglia e tutte quelle tematiche che oggi hanno portato ,molti a pensare che il nostro silenzio sia una resa ,ma che invece si concretizzerà in una lotta continua e chiara verso la distruzione di principi e valori che sono imprescindibili in una società sana.

D. Lei recentemente si è avvicinata a Forza Italia. Ciò vuol dire
che lascerà Forza Nuova oppure pensa di poter convivere con entrambe
le formazioni?

R. Forza Nuova è stata una scuola di vita , che mi ha formata e forse posso dire cambiata culturalmente ed intimamente , a cui non ho mai chiuso le porte , il mio rapporto di fratellanza  con  i militanti è sempre forte . Forza Italia chiaramente è un partito moderato che dialoga su altre fasce ,non possiamo paragonare questo percorso ,la mia è una collaborazione con gli uomini  che rappresentano Forza Italia ,e che si rispecchiano in quei valori sociali , che poi sono anche i miei .

D. Cosa è cambiato in lei ,se qualcosa è cambiata in fatto di immigrazione, educazione delle famiglie, lavoro e quant’altro?

R.   le mie posizioni sono sempre le stesse ,sull’immigrazione mi pare che quanto affermato in questi anni ,sia palesemente sotto gli occhi di tutti , e credo che oggi ci da ragione anche  chi era purtroppo aperto all’accoglienza al oltranza, come ripetuto ogni popolo ha la sua terra e li si dovrebbe intervenire ,ormai il fenomeno è fuori controllo , ma saremmo ancora in tempo per salvarci . Sull’educazione e le famiglie ,non ci siamo certo fermati e mentre anche il Governo Nazionale e  una frangia si pseudo cattolici ,continua a marciare contro le famiglie naturali bombardandoci mediaticamente , cerchiamo di informare la gente e spronarla a capire che l’unica famiglia possibile è quella naturale .Non certo per fare polemica , ma dopo la campagna elettorale le azioni concrete riguardo a questi temi del Sindaco di Scicli sono state , riunioni con la comunità Islamica con cui tentare di integrarsi ,cosa che sappiamo e non sarà certo Maria Borgia a dirlo risulta impossibile per cultura religiosa e sociale , sposare due omosessuali come apertura al modernismo e forse a quei diritti che in verità l’Italia ha sempre garantito alle coppie non sposate , ed infine ospitare un incontro dell’arcigay  con tanto di “presunti” prelati che in verità appartengono ad una sorta di comunità religiosa non riconosciuta dalla chiesa cattolica ,per ribadire ancora che la famiglia può essere altro che l’unione tra un uomo ed una donna , cosa che ci tengo a ricordare al Sindaco Giannone non è possibile tra chi si definisce cattolico praticante . Ovviamente non ne facciamo solo una questione di cultura religiosa , ma certo è che non è umanamente possibile ,avallare mostruosità come la maternità surrogata o l’affidamento di bambini a coppie LGBT ecc. Il nostro orientamento rimane  ferreo nella difesa dei diritti dei bambini e della  loro crescita normale ,che non li veda forviati da culture come il gender ed i suoi elefantini colorati già di moda anche negli asili del comune di Scicli

Qualè la domanda che si aspettava da me e che non le ho fatta ?
R.  mi aspettavo che mi chiedesse l’età , magari le sembrerò un po’ attempata ideologicamente parlando per i miei 44 anni

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