UNA POSSIBILE SOLUZIONE: FIDEIUSSIONE BANCARIA E RISPARMI

Arriva alla fine dei lavori la possibile soluzione alla questione Mediale  e arriva proprio dall’amministrazione presente nell’aula consiliare del comune di Santa croce Camerina dove si teneva un’assemblea del comitato spontaneo per le tariffe idriche. Presenti il vice sindaco Giovanni Agnello e il presidente del consiglio comunale Giovanni Barone.

L’assemblea si è svolta come da copione: cittadini infuriati e poche proposte sensate. Per il professore Nicastro presidente della lega consumatori la strada da percorrere è portare il costo dell’acqua a un euro  sia per Santa Croce  che per le borgate e prelevare dal gettito ICI la differenza per l’adeguamento annuale delle somme dovute alla Mediale. Strada impercorribile secondo il vice sindaco e il presidente del consiglio che affermano come il 42 ter del contratto limiti l’intervento dell’amministrazione relegandola  ad una partecipazione del 20% delle somme sui servizi di gestione. Cosa che già avviene. Sull’intervento dell’avvocato Pietro Savà che ha chiesto le dimissioni di tutta l’amministrazione per palese incapacità i toni sono diventati incandescenti. Tutti gli intervenuti hanno evidenziato come le bollette della Mediale siano poco chiare e non esiste, tra la ditta e il comune che rappresenta i cittadini  un rapporto fiduciario. Si è chiesto ai rappresentanti del sindaco se questo tipo di rapporto non possa essere un motivo per rescindere il contratto. Si è anche chiesto di costituire uno sportello che raccolga le lamentele degli utenti e un pool dii esperti: un legale, un contabile e un ingegnere idraulico, che sappiano leggere le carte e possano verificare e difendere le ragioni degli utenti contro la tracotanza della ditta.

Nel suo intervento, il vice sindaco Agnello ha spiegato che il sindaco Lucio Schembari nel corso delle varie riunioni che si sono tenute anche in presenza del Prefetto Francesca Cannizzo che si è offerta di mediare tra le parti, ha sempre chiesto alla Mediale la possibilità di pagare tramite le tariffe, l’opera e di lasciare la gestione  al comune. Dopo una di queste riunioni la ditta ha aperto uno spiraglio. Chiede una fideiussione che garantisca il pagamento del milione e trecentomila euro l’anno per la quota di ammortamento dell’opera. Il comune chiede di congelare gli aumenti. La banca sembra abbia dato via libera alla fideiussione. Adesso occorre fare gli accordi con la ditta sperando vadano a buon fine. Questa soluzione permetterebbe di risparmiare circa quattrocento cinquanta mila euro l’anno e di evitare gli adeguamenti.

 

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