Una nuova proposta condivisa sul dimensionamento scolastico a Modica. La chiede Vito D’Antona di Sinistra italiana

Tensione, malcontento, rispetto per alunni, famiglie e docenti. E’ quanto si percepisce da giorni dopo quella delibera del 21 novembre scorso allorquando all’Ufficio provinciale scolastico è stato dato il pass per la sua trasmissione a Palermo, nella sede dell’Assessorato regionale all’istruzione, per l’approvazione.

D’Antona entra nel dibattito che da giorni interessa Modica.

“Alla conferma dell’attuale organizzazione ormai collaudata, ad eccezione di una leggera modifica proposta dall’Ufficio scolastico provinciale, si è preferito da parte dell’Amministrazione Comunale rivoluzionare la struttura scolastica cittadina, intervenendo con scorpori e riaccorpamenti di plessi scolastici che hanno interessato tre istituti comprensivi su quattro – afferma D’Antona – l’esempio più eclatante, ed anche quello più contestato, è dato dalla scelta di sottrarre il plesso scolastico di S. Elena all’Istituto Comprensivo ‘S. Marta – Ciaceri’ e di affidarlo all’Istituto Comprensivo ‘Carlo Amore’, sostituendolo con due plessi ubicati nel quartiere Sacro Cuore e lontani dalle rispettive sedi centrali. Martedì scorso famiglie, centinaia di alunni e tanti rappresentanti del mondo della scuola hanno animato una partecipata manifestazione nel centro della città che non si vedeva da tempo. Non sono mancate anche altre forme di protesta. Dalla netta posizione contraria delle R.S.U. degli istituti ‘S. Marta – Ciaceri’, ‘Carlo Amore’ e ‘Raffaele Poidomani’ alle lettere aperte di genitori di alunni. Per venire incontro alle esigenze manifestate in queste settimane dal mondo scolastico riteniamo che l’Amministrazione comunale debba riconsiderare la propria delibera e sottoporre al tavolo regionale una nuova proposta condivisa”.

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