UNA MAGGIORANZA BULGARA CHE NON HA TENUTO CONTO DELLE INDICAZIONI DELL’OPPOSIZIONE

Non si esulta, quando ad essere intaccata è la dignità di un organo istituzionale come il Consiglio Comunale di Santa Croce Camerina e la professionalità di chi è stato chiamato a svolgere un ruolo di garanzia ma un “noi questo risultato lo avevamo ampiamente previsto” quest’amministrazione ce lo deve consentire. Ci riferiamo al ricorso che il Tar di Catania con la sentenza del 24 novembre, si è pronunciato avverso la modalità di voto adottato dalla civica assise. Ancora una volta questa amministrazione ha scelto la strada della prevaricazione nei confronti di una opposizione che tante volte si è mostrata più responsabile della maggioranza stessa, sia garantendo il numero legale sia votando atti che sono stati di interesse per la collettività. Anche stavolta se ci fosse stata concertazione si sarebbe trovato il sistema di arrivare ad una soluzione condivisa che avrebbe tutelato la dignità del consiglio e dei tre professionisti. Un metodo Bulgaro che alla fine ha penalizzato tutti, perché si vuole ricordare, in quell’occasione i banchi della maggioranza erano affollati come in poche altre, avevamo avuto il piacere di notare. La notizia di una nuova elezione ci lascia sgomenti. Noi contestiamo il dato politico che emerge. Una proposta unanime, concordata, avrebbe sganciato le nomine, da una logica spartitoria prettamente politica nella considerazione che l’organo di revisione è strumento di tutto il Consiglio Comunale e la professionalità dei soggetti scelti è indiscutibile.

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