UNA IMPORTANTE INIZIATIVA PER I GIOVANI E IL FUTURO OCCUPAZIONALE

La provincia regionale di Ragusa promuove, di concerto con Confindustria, un corso di formazione per tecnici saldatori, una delle figure professionali più richieste dalle aziende del comparto industriale.

Destinato a giovani disoccupati, di età compresa tra i 18 e i 40 anni, il bando per accedere al corso sarà pubblicato entro pochi giorni. Attraverso una prova di selezione verranno scelti i dieci candidati più idonei all’indirizzo professionale così richiesto dal mercato del lavoro.

«Una iniziativa che agendo direttamente sulla valorizzazione della manodopera locale – spiega il presidente Franco Antoci – si prefigge di creare posti di lavoro. Una sinergia fra pubblico e privato che ha coinvolto Confindustria e la settima commissione consiliare presieduta da Enzo Pelligra».

Il corso, dalla durata di circa 130 ore, rilascerà ai partecipanti un patentino rilasciato dall’Istituto italiano della Saldatura, una certificazione molto richiesta dalle aziende che lavorano nel settore metalmeccanico. L’intero corso costerà 35.000 euro, cifra coperta quasi per intero dall’amministrazione provinciale, che ha stanziato 25.000 euro. La rimanente parte del costo verrà sostenuto da Confindustria e dalla Manpower srl, un’azienda per il lavoro coinvolta nel progetto.

«Una soluzione, per quanto piccola – aggiunge Enzo Taverniti, presidente di Confindustria Ragusa – che darà un aiuto concreto ai giovani, la fascia più esclusa dall’attuale mondo del lavoro. Circa un anno fa abbiamo già sperimentato un corso di questo tipo e, su dieci ragazzi che avevano conseguito il patentino di saldatore, tre hanno trovato immediatamente posto di lavoro in provincia di Ragusa, due nella provincia di Siracusa, i rimanenti in altre province. Il saldatore è una figura professionale molto richiesta e che non si trova con facilità. Spesso le nostre aziende, in carenza di personale, sono costrette a richiamare operai in pensione con questa specializzazione per sopperire a tale carenza. Ci siamo resi conto che motivare i giovani, fornendo loro gli strumenti necessari per accedere a questa professione, rappresenta una concreta possibilità di accedere al mercato del lavoro».

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