Una grande scoperta per la città di Modica: ritrovato un nuovo telerio quaresimale nella Chiesa del Carmine

La città di Modica celebra una nuova e straordinaria scoperta che arricchisce il suo patrimonio artistico e culturale: un ulteriore telerio quaresimale della Chiesa del Carmine è stato ritrovato e si unisce ai sei già in fase di restauro. Un risultato reso possibile grazie al lavoro meticoloso della restauratrice Dott.ssa G. Ascenzo, impegnata nel recupero di queste preziose opere d’arte.

I teleri, risalenti al XVIII secolo, sono grandi teli utilizzati per coprire gli altari laterali durante il periodo quaresimale nella Chiesa del Carmine di Modica. Questi dipinti costituiscono un ciclo unico e di grande valore, arrivato fino a noi in condizioni precarie. Il loro restauro è stato necessario per preservare un pezzo importante della storia e dell’arte sacra del territorio.

Il telerio recentemente scoperto, composto da frammenti ritrovati in alcuni depositi, raffigura “L’Ultima Cena” e rappresenta un raffinato esempio di arte settecentesca, con una iconografia unica nella zona. Le condizioni precarie in cui si trovava hanno reso necessario un intervento urgente di restauro per recuperare l’opera.

Con il nuovo telerio, il numero delle opere ritrovate sale a sette, mentre manca all’appello solo un ultimo telerio. Oltre ai teleri, è stata recentemente ricomposta anche la grande Taledda, un’opera alta più di dieci metri che veniva issata nell’abside della Chiesa del Carmine. Anche questa, grazie al ritrovamento di alcuni frammenti in depositi, ha beneficiato di un importante intervento di restauro.

Un altro traguardo significativo è stata la consegna dei lavori di restauro della facciata della Chiesa del Carmine, una delle testimonianze più importanti del medioevo modicano. L’opera, una volta restaurata, tornerà a splendere, rivelando la sua bellezza originaria e rappresentando un simbolo di identità per la città di Modica.

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