“UNA FORMICA NERA IN UNA NOTTE NERA”

“Con il libro ‘Una formica nera in una notte nera’,  l’ex sindaco di Modica Saverio Terranova ci da di se stesso un’altra angolazione: quella dello scrittore che si volge verso il documento, ricorrendo al romanzo per rappresentare ciò che in altri modi sarebbe irrappresentabile”. Con queste parole Domenico Pisana,  Presidente del Caffè Letterario Quasimodo di Modica, ha introdotto la presentazione del romanzo di Saverio Terranova tenutasi al Palazzo della Cultura nel quadro degli appuntamenti della stagione 2013-2014.

Alla presenza di un numeroso pubblico, lo storico Uccio Barone  ha tratteggiato, gli aspetti salienti del romanzo di Terranova, affermando come in esso ci sia  una storia d’amore inquadrata nel contesto di una violenta contesa politica in una città di provincia, storia  che riflette  esperienze politiche  autobiografiche e che ha la preminenza nello scorrere della narrazione, la quale porta alla luce lotte tra ricchi e poveri, tra classi sociali,  tra aristocrazia borghese e classe popolare, tra lavoratori e proprietari, conservazione del potere  e consumazione di ingiustizie, tragici episodi di morte  che si susseguono in maniera sconvolgente con una coincidenza raccapricciante: ad ogni successo della classe popolare una sventura si abbatte sulla classe aristocratica Molto accattivanti le letture di Giorgio Sparacino, Natalina Lotta, Ornella Cappello e Pippo Antoci, alternate alle brillanti note musicali  del Maestro  Giorgio Rizza.

“ Saverio Terranova – ha concluso Pisana – racconta e si racconta  tra verità e finzione,  tra la verità degli eventi storici e la finzione della scrittura narrativa, che è propria, ma non solo, della letteratura. Nel romanzo l’Autore affronta  il tema del rapporto tra la realtà di un Dio sommo bene e provvidenza  e il problema del male e della sofferenza nel mondo; il tema dell’uso del potere da parte della classe politica, il tema della gelosia, delle congiure, dei tradimenti, dell’invidia, dell’ambizione, che da sempre, sin dalle antiche tragedie greche, sono stati al centro  della riflessione letteraria. Insomma  un libro  in cui il politico e lo scrittore si incontrano e si scontrano, si intrecciano e si distanziano, si attraversano e si condizionano”.

 

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