UNA FINESTRA SUL FUTURO

La maggioranza dispone in base alla forza dei numeri e le minoranze non vogliono rassegnarsi alla realtà che si prospetta per i prossimi cinque anni. Passano così due ore buone di consiglio comunale per esitare il nulla, come testualmente ha avuto modo di dire il Presidente del Consiglio, esattamente alle ore 20.10, quando, finalmente si è arrivati alla prima votazione.

Come è stato annunciato in apertura di seduta, è stata consolidata la diretta streaming delle sedute del Consiglio Comunale, attraverso un link sullo stesso sito del Comune, così che la città avrà modo di vedere personalmente come viene esercitata la maggioranza e come le minoranze conducono l’opposizione, sollevandoci da considerazioni che, inevitabilmente, per entrambe le componenti, solleverebbero inutili polemiche.

Il primo atto della seconda seduta del mese di ottobre è stato imperniato sul primo punto all’odg, riguardante il piano di sburocratizzazione proposto da Sonia Migliore che aveva anche predisposto una sorta di emendamento modificativo per venire incontro alle esigenze emerse in sedi di riunione dei capigruppo.

La semplificazione amministrativa e burocratica, considerata a ragione, essenziale e indispensabile per utenti e imprese, coinvolge la riduzione dei tempi di attesa per i cittadini istanti, esige la semplificazione della prassi che richiede un parere unico intersettoriale, comporta la semplificazione e la riduzione dei regolamenti comunali che devono essere adattati alle esigenze attuali, prevede l’istituzione di uno sportello unico dei pagamenti di tributi comunali.

Per arrivare a tutto questo la Migliore aveva pensato come organismo competente per l’attuazione del piano ad una commissione speciale, una Commissione di Studio che nasceva ai sensi dell’art 24 del vigente regolamento del Consiglio Comunale.

Almeno due anni di lavoro per il Consiglio, con collaborazioni dei dirigenti di settore e di funzionari delegati che sarebbero stati coadiuvati dal Segretario Generale e si sarebbero avvalsi della consulenza delle associazioni di categoria per ogni materia esaminata.

Un progetto esemplare, chiaro negli obiettivi ma più ancora nella strategia metodologica che avrebbe portato ad un cambiamento radicale nei rapporti cittadino-amministrazione, una iniziativa di eccellenza per provvedimenti epocali, che tale resterà ancorchè relegata, dalla maggioranza, fra le incombenze, già numerose e complicate, della nuova amministrazione.

La maggioranza consiliare ha ritenuto opportuno, invece, ufficialmente in nome di una più volte vantata incapacità tecnica, demandare il compito, di portare avanti il piano, all’amministrazione.

Le motivazioni della scelta, imposta con la forza dei numeri di maggioranza, vanno al di là di possibili considerazioni sulla opportunità di creare una ulteriore commissione, passaggio che era stato già superato con l’accettazione, da parte delle minoranze, dell’eliminazione di compensi per i componenti.

Come si è potuto evincere anche dai particolari di qualche intervento in aula, basato sulla lettura di un documento che faceva trasparire un esito già scontato della discussione, si è trattato di una mossa politica studiata che ha preferito non consegnare alle minoranze, e al consigliere Migliore in particolare, l’attestato per una iniziativa che, comunque, è destinata a lasciare il segno.

Non si può disconoscere la difficoltà di un lavoro che, inevitabilmente, si sarebbe allungato negli anni, facendo alla fine anche dimenticare la promotrice.

Scegliendo di caricare sulle spalle dell’Amministrazione la responsabilità della riuscita dell’iniziativa, oltre a caricare di un fardello forse eccessivo la macchina amministrativa, si rischia di rendere comunque protagonista la Migliore ad ogni minimo rallentamento dell’iter del piano, rallentamenti che saranno inevitabili e che faranno, inevitabilmente, slittare, e non poco, i tempi di attuazione.

Il ridimensionamento del ruolo del Consiglio Comunale ha trascinato una serie di interventi dei consiglieri di minoranza che risentivano non tanto della mancata approvazione dell’odg della Migliore, quanto della scarsa considerazione che veniva riservata alle funzioni del civico consesso, con pesanti riferimenti alla mancanza di democrazia e al comportamento della maggioranza che qualcuno dei consiglieri giudicava tale, addirittura, da far ridere la città. Si è parlato pure della maggioranza come di un plotone di esecuzione e qualcuno ha avuto anche da ridire sull’affidamento del piano ad una Giunta che non saprebbe dare risposte nemmeno per l’ordinario.

Alle considerazioni, talora anche pesanti delle minoranze, hanno fatto da contraltare repliche della maggioranza poco incisive, più che altro teoriche, nessuno delle quali in grado di convincere concretamente sulla opportunità e sulla validità della scelta. Non c’è stata, in definitiva una voce autorevole che abbia saputo smontare le critiche e imporre gli aspetti di opportunità della decisione.

Secondo punto all’odg l’approvazione dello schema di convenzione per la costituzione dell’ARO, una delle strutture richieste dalle nuove normative regionali in tema di raccolta dei rifiuti.

La trattazione del punto ha fatto rilevare come si sia trattato di una semplice presa d’atto dal momento che lo schema è quasi obbligato per tutti i comuni e la Regione non lascia alcuno spazio di manovra.

L’occasione è comunque servita per ascoltare una esaustiva relazione dell’assessore Conti che, con le competenze che sono a  note e che, del resto, nessuno disconosce, ha sorvolato su tutti gli aspetti che interessano da vicino la nostra comunità, soffermandosi con dovizia di particolari e riferimenti normativi che, come al solito, hanno reso inattaccabile e indiscutibile quanto detto.

Si è parlato degli obiettivi della raccolta differenziata, della chiusura della discarica, dei livelli di pressione tariffaria a cui saranno sottoposti i cittadini sulla base delle diverse possibilità di sviluppo della gestione della complessa problematica, dei livelli occupazionali riguardanti gli operatori ecologici.

Dopo l’approvazione dello schema di convenzione il Consiglio è stato chiamato all’approvazione di un debito fuori bilancio a seguito di un decreto ingiuntivo, sono stati rinviati ad altra seduta gli altri punti all’odg.

La prossima seduta, prevista per giovedì 17 ottobre sarà dedicata alle comunicazioni e alle interrogazioni, la successiva è stata già convocata in sessione ordinaria pe giorno 21 ottobre 2013, lunedì, alle ore 18.00, per discutere il seguente ordine del giorno:

 

1) Revisione generale e aggiornamento del Piano di Protezione Civile e predisposizione della parte relativa al Rischio Sismico. Modifiche apportate agli elaborati allegati alla delibera del C.S. con i poteri della G.M. n. 283 del 7.06.2013 (prop. Delib. G.M. 344 del 31.07.2013);

2) Approvazione modifica al Regolamento per l’uso e la distribuzione dell’acqua potabile. (prop. di delib. del C.S. n. 98 del 15.03. 2013);

3) Atto di indirizzo relativo al Passaggio a Livello di Via Paestum, presentato durante la seduta del C.C. del 3.10.2013 dai conss. Migliore, Tumino M., Laporta, Marino, Chiavola, Mirabella;

4) Ordine del giorno presentato dai consiglieri Tumino Maurizio – Morando – Mirabella – Lo Destro in data 30.07.2013 prot. 61304 riguardante una variante al PRG al fine di ripristinare il lotto minimo di mq. 10.000 per le abitazioni nel verde agricolo;

5) Mozione riguardante una variante al P.R.G. presentata nella seduta del C.C. del 19.09.2013 dai conss. Spadola, Licitra, Ialaqua e Stevanato;

6) Ordine del giorno Riguardante l’adeguamento del PRG vigente, in quanto sono decaduti i vincoli preordinati all’espropriazione, presentato dal Cons. Maurizio Tumino ed altri in data 05.09.2013, prot. n. 67948;

 

7) Regolamento per la pubblicità della situazione patrimoniale dei Consiglieri Comunali e degli altri soggetti obbligati (prop. Delib. C.S. n.37 del 29.01.2013).

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