È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Una canzone per Omaima. Concerto di fine anno dell’Istituto Mazzini di Vittoria dedicato alla studentessa e alle vittime dell’incendio del 13 giugno
29 Lug 2024 22:06
Una canzone per Omaima. Martedì 30 luglio l’Istituto Mazzini di Vittoria dedicherà il concerto di fine anno a Omaima Zaouali, la giovane studentessa che da due mesi si trova in ospedale dopo l’incendio appiccato nella casa di famiglia dal fratello Wajdi. Nell’incendio hanno trovato la morte la madre Mariam e la sorella maggiore Samah, di 34 anni. Omaima, 19 anni e il padre Kamel sono rimasti gravemente ustionati e si trovano ricoverati all’ospedale Cannizzaro di Catania e al Civico di Palermo.
Il concerto di domani sera alle 21 alla villa comunale si intitola “Una canzone per Omaima”. Sarà dedicato.
Omaima faceva parte dell’orchestra del suo istituto, curato dal docente Salvo Salerno, da Michela Bonavita, Mara Arestia e Antonella Rollo. Nel concerto avrebbe dovuto cantare una canzone da solista.
Omaima solista della band non ci sarà. Nessuno prenderà il suo posto
“Omaima non ci sarà per cantare quella canzone – spiega la preside Emma Barrera – ma nessuno la canterà al suo posto. Sarà proposto solo il brano musicale, senza nessuna voce sul palco. Perché nessuno sostituisce Omaima. Aspettiamo tutti il suo ritorno”.
La giovane Omaima, ancora in terapia intensiva, si trova ancora in ospedale a Catania. Ha subito numerosi interventi chirurgici. Il cammino di recupero sarà ancora lungo. La giovane non ha potuto sostenere gli esami di maturità e la scuola ha chiesto per lei la sessione suppletiva, che dovrebbero tenersi a settembre. Omaima potrà conseguire il diploma di maturità già ottenuto a luglio dai suoi compagni di classe.
Intanto, gli amici e i docenti si recano periodicamente a Catania per incontrarla, sia pure dietro i vetri del reparto di terapia intensiva. La comunità scolastica è, a tutti gli effetti, la seconda famiglia di Omaima, che ha visto la sua distrutta da un gesto di follia del fratello.
Dalla scuola è partita una raccolta fondi per sostenere la famiglia. Un’altra somma è stata raccolta con la piattaforma GoFoundMe.
Ora bisognerà trovare una casa per la famiglia che non può più tornare nella casetta di piazza Unità, danneggiata dalle fiamme. La degenza e il recupero saranno lunghi per Omaima e per il padre Kamel. Ma tanti momenti, come quello di ieri sera, con il concerto a lei dedicato, potranno sostenere i prossimi mesi e i prossimi anni che saranno ancora lunghi e difficili.
Samah e Mariam non ci sono più. Kamel e Omaima potranno tornare a casa ma le difficoltà sono tante e le cure saranno lunghe. Una terza figlia, di 25 anni si è salvata perché non era in casa, studia a Torino e si trovava a Berlino per un Erasmus. E’ rientrata in Sicilia per occuparsi della sua famiglia, di chi è sopravvissuto, in questi momenti difficili.
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