UNA BIRRA CON CICCIO / 6

Ciccio, non ho più parole. A questo punto, se per noi va bene la birra, per il tuo Padua occorrerebbero ettolitri di una di quelle bevande energetiche oppure, meglio, una seduta di psicoterapia. Possibile che non appena le cose si mettono male i tuoi ragazzi perdano la bussola?

C’è una pressione che non deve esserci. Non siamo ancora riusciti a far capire ai ragazzi che il terzo posto sarebbe meraviglioso ma, se non ci si arriva, arrivare quarti, quinti o sesti non fa differenza perché l’altro girone lo cominciamo tutti da 0. Ci tenevano tutti a vincere quella partita, aveva un valore importante aldilà della classifica, mi spiace tanto, soprattutto per i ragazzi.

 

Buona questa birra. Che è?

Stasera torniamo al passato, ti faccio bere una delle birre che mi ha fatto innamorare di questo mondo, la Dulle Teve del birrificio De Dolle, una birra che già a vederla è uno spettacolo con questa schiuma cremosa e abbondante, una birra che riesce ad equilibrare come poche il pungente del luppolo con un dolce che richiama allo zucchero candito senza mai risultare stucchevole, il tutto in 10 gradi alcolici, che pochi non sono e dai tuoi occhi si vede già… Aggiungo che la traduzione del nome è “cagna pazza”…;-)

 

Mi strizzi l’occhio ma non capisco che mi vuoi dire e quindi torniamo a domenica. Per un momento il Padua ha avuto la partita in mano. Poi un pugno, un avanti non visto, qualche giallo non sventolato e si butta al vento una possibile vittoria. Però è inutile nascondersi dietro a una bottiglia (che tra l’altro è trasparente e quindi serve a poco): il Padua ha una mischia leggera e quella è quasi sempre la ragione delle vostre sconfitte.

La meta al 40° del primo tempo sul 13 pari ci ha chiaramente ammazzato (anche perché è la terza di fila che prendiamo allo scadere del primo tempo. Sui gialli sono d’accordo ma parzialmente, nel senso che qualche giallo per falli in mischia chiusa lo meritavamo anche noi; domenica abbiamo toppato in uno dei nostri punti di forza, la touche, mentre mischie, pur soffrendo, ne abbiamo perso solo una. Però è chiaro che quando getti al vento 5 o 6 palloni sui 5 metri, sbagliando touche o giocando con poca lucidità le punizioni veloci, non riesci a vincere. Potevamo fare più mete e vincere tranquillamente la partita, brava la Svicat a crederci di più e ad approfittare di ogni singolo errore.

 

Mai una volta che mi dai soddisfazione… vabbè, andiamo avanti. In testa la corsa del Benevento sembra inarrestabile. Per i campani ormai l’accesso alla poule Promozione è solo una questione matematica. Sei d’accordo?

Incredibilmente sì: sono d’accordo con te, fatto strano… devo ammetterlo.

 

Mi sento male per l’emozione, è la prima volta in due anni che mi dai ragione in modo così netto. Spero di riuscire a continuare… J Gli altri due posti, complice il fatto che a Messina non si sia giocato (ma non poteva arbitrare uno dei due guardalinee?), c’è un mucchio selvaggio. Secondo te chi ha più possibilità?

Se la Svicat recupera D’Oria e Talal può tranquillamente contendere il terzo posto al Messina, però siccome ora le vinciamo tutte, ci arriviamo noi 😉 (ride, ndr).

 

Nell’altra poule il Cus Roma continua a fare corsa a sé, mentre le due inseguitrici, Frascati e Primavera, pur alternando vittorie e sconfitte, mantengono invariato il vantaggio sulle quarte. Vedi che avevo ragione io quando dicevo che qui i giochi ormai sono fatti.

Balle! Per te i giochi erano già fatti tre birre fa! In realtà la partita chiave è stata Partenope-Colleferro: se i ragazzi di coach Roselli battevano i napoletani la lotta sarebbe stata a quattro. Adesso mi sembra difficile che cambi l’inerzia delle cose.

 

Mi dai nuovamente torto, adesso ti riconosco… Un dato mi ha impressionato e che dovrebbe farti riflettere. Alla fine del girone di andata, cinque squadre, nei quattro gironi di serie B, sono ancora a secco di vittorie, il Padua è però l’unica ancora a zero punti. Non trovi che sia arrivato il caso di correre ai ripari?

Te l’ho detto…ora le vinciamo tutte e risolviamo. Scherzi a parte, domenica ci aspetta il peggio e non è l’ideale per fare punti, ma mai mettere limiti al fato, tutto è possibile in un mondo ovale e la mia fiducia in questo gruppo, a differenza della tua, è sconfinata.

 

A questo punto, se fossi un altro ti svuoterei queste quattro gocce di birra in testa e me ne andrei. Ma siccome sono una persona seria (che nessuno si permetta di ridere), ti servo invece un assist. Domenica uno dei due guardalinee federali che faceva parte della terna che ha arbitrato il Padua è stato indecente. Ti chiedo: è ammissibile che si chiami a fare da giudice una persona che è anche un tesserato dell’altra società cittadina?

Il punto non è l’appartenenza, anche perché succede lo stesso a parti inverse sia a Ragusa così come in tante altre città. Il punto sta nell’alzare o meno la bandierina al momento giusto, soprattutto nei falli di antigioco e nelle scorrettezze, tutto qui. Passino i fuorigioco e gli avanti (anche se clamorosi) ma la sicurezza DEVE essere al primo posto, su quella non si può transigere.

 

 

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