UN INTERESSANTE DIBATTITO SULLA GESTIONE DEI TRIBUTI LOCALI

Ad organizzare l’incontro è il movimento politico Nova Lex il tema interessantissimo sarà la cattiva gestione dei tributi locali i cui importi sono sempre più esosi per le tasche dei cittadini e sulla cui destinazione d’uso non c’è chiarezza. A tenere questa analisi sarà il dott Implatini. “Passeremo in rassegna – dice Implatini – una serie di tributi locali per cui abbiamo rilevato anche delle irregolarità normative. Ma soprattutto dobbiamo far capire a tutti, ed agli amministratori e consiglieri comunali in primis che abbiamo invitato, che l’uso delle tasse deve essere finalizzato al pagamento dei servizi dati ai cittadini. E’ inumano ed intollerabile che non ci sia un limite a quanto possa essere chiesto in tema di tassazione. Lo Stato centrale delega ai Comuni ma ci sono famiglie a cui la tassazione locale impone sacrifici enormi, spesso con imposte inique, in difetto di legge, alcune anche palesemente immorali. Queste sono vere e proprie battaglie in cui impegnarsi per liberarsi da questo carico impossibile da sostenere: è una questione di civiltà e di stessa  sopravvivenza della nostra societù per come la intendiamo oggi”.  Sullo stesso tono l’analisi del dott Maurizio La Micela, presidente di Nova Lex. “Più approfondiamo l’argomento fiscalità locale – dice La Micela – più è evidente che la materia è così complessa che al cittadino rimane solo il lamento. Lo Stato delega ai Comuni la tassazione ma in pochi davvero riescono a capirci. Chi può sapere se, per dirla semplicemente, la tassa sull’acqua è più di quella che si dovrebbe? E se certe sanzioni non sono dovute? Il fatto è che la tassazione è materia complicata e si salva solo chi può usare validi consulenti per difendersi. Ecco, noi che abbiamo la fortuna di avere tra le nostre fila validissimi consulenti come il dott Implatini vogliamo far capire che siamo davvero diventati sudditi di uno Stato che ormai non ci appartiene e che è solo vessatore. La mancanza di un limite alla tassazione potrebbe, per assurdo, portare lo Stato a chiede il 100% di quello che ciascuno di noi guadagna. E già oggi, anche se non ci rendiamo conto, lo Stato drena oltre il 75% del reddito di ciascuno.  Sappiamo che è una materia è complessa ed a volte noisa ma è importante che quanti più cittadini delle nostre comunità prendano coscienza di cosa accade dietro le stanze dei Comuni: solo con una spinta forte di popolo possiamo provare a cambiare le cose. E non solo lamentarsi al bar e con gli amici o in famiglia”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it