È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Un grazie da copia incolla. Meritano questo i nostri medici iblei?
04 Giu 2020 15:52
Non capiamo se ci sia stata la voglia più di apparire, di esserci comunque, di dir qualcosa ad ogni costo. Ma a noi fa male, malissimo, il ringraziamento che stamani Rosa Giaquinta, presidente dell’Ordine dei Medici di Ragusa, ha deciso di diramare tramite un comunicato stampa per ringraziare i medici, e in particolare i medici iblei, impegnati nell’emergenza sanitaria. Ci fa male perché da un presidente di Ordine oramai navigato, che ha tutta l’intenzione di ringraziare i medici che per tutti noi sono stati e sono ancora degli eroi, visti i rischi a cui sono andati incontro, ci saremmo aspettati parole toccanti, sentite, pensate e se volete anche misurate, per parlare col cuore in mano e dare il giusto ringraziamento. Ed invece la presidente Giaquinta avrà avuto fretta di far sentire la sua presenza e non ha fatto altro che dedicare ai medici iblei un grazie quasi da copia incolla. Ha preso abbondantemente le parole del presidente nazionale della federazione che raggruppa i vari ordini dei medici, le ha rimescolate un po’, ci ha aggiunto qualche rituale frasetta di democristiana memoria, per farne uscire fuori un discorsetto abbastanza istituzionale e decisamente asettico.
“Condividiamo con il nostro Presidente, Filippo Anelli, l’eterna gratitudine ai medici e professionisti che hanno sacrificato la loro vita svolgendo il loro compito di assistenza ai pazienti in questa temibile epidemia – dice la Giaquinta con un’asettica freddezza nelle sue parole originali – L’OMCeO Ragusa, con doverosa riconoscenza, ringrazia tutti i medici della nostra provincia che, insieme a tutti i professionisti sanitari e ai volontari, hanno prestato la loro opera con alto senso del dovere e spirito umanitario fedele al principio della missione al servizio della salute e dei cittadini”.
Poi più avanti arriva invece il grazie da quasi totale copia incolla con un mix delle dichiarazioni del presidente della federazione Anelli come queste: “L’invito fatto alla FNOMCeO dal ministro Speranza e dal Ministro alla Difesa Lorenzo Guerini, ad essere presenti all’omaggio del Presidente della Repubblica, è un segnale di grande attenzione nei confronti di tutte le professioni sanitarie. Si riconoscono così i diritti fondamentali dei cittadini, sanciti dalla nostra Costituzione”. E dopo qualche altra piccola smanceria, ancora copia incolla, ma questa volta per ringraziare le istituzioni che contano (ma non doveva essere un ringraziamento per i medici?): “Grazie al Presidente Mattarella, al Ministro Speranza e al Ministro Guerini per aver riconosciuto anche nel volto dei medici, che hanno sacrificato la loro vita per portare a compimento il dovere di cura, di prossimità ai cittadini e di sostegno ai valori della democrazia, il volto della nostra Repubblica”.
Insomma dichiarazioni fatte praticamente tre giorni fa dal presidente nazionale e riproposte un po’ in salsa barbecue dall’Ordine dei Medici di Ragusa per farle passare come dichiarazioni fresche di giornata. Eppure per scrivere qualcosa di più sentito, per ringraziare davvero i medici iblei, di spunti non ne mancavano di certo, bastava riflettere qualche attimo in più, piuttosto che incanalarsi nella scia delle cose già scritte e dette ormai da tre giorni e che dunque, come il pesce, ormai puzzano. E se proprio si doveva per forza dir qualcosa, pur di dare un segnale pubblico, e mancava l’ispirazione, ce la si poteva far venire ascoltando le semplici parole di questa vecchia canzone di Morandi che vi proponiamo a seguire, utilizzata in queste settimane per promuovere la raccolta fondi per la Protezione Civile. E così anche l’Ordine dei Medici di Ragusa vedrà che il mondo cambierà.
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