UN DOCUMENTO PER SOSPENDERE I LAVORI DELLA STAZIONE MUOS

Non ha mancato l’appuntamento con la conferenza dei sindaci il comitato “No Muos”, malgrado si fosse rimandata la discussione del punto a causa dell’assenza dei rappresentanti dell’Arpa Sicilia.

I rappresentanti del comitato che da anni lotta contro le installazioni delle antenne americane a Niscemi, provenienti dai principali comuni iblei, si sono presentati puntuali a palazzo dell’Aquila, evidenziando l’urgenza della problematica sia di carattere ambientale che di salute pubblica, ottenendo l’attenzione della conferenza dei sindaci, allargata alla partecipazione delle organizzazioni sindacali, presieduta dal Vice sindaco di Ragusa Giovanni Cosentini.

Prima di affrontare l’esame dei piani attuativi aziendali dell’ASP, infatti, Cosentini, con il consenso di tutti i rappresentanti dei comuni iblei, ha dato la possibilità ai presenti di intervenire per un breve momento di confronto che ha comunque prodotto un importante documento.

Il Vice sindaco ha abbassato i toni polemici diretti principalmente contro l’Arpa, invitando alla collaborazione fra le diverse componenti sociali impegnate nella tutela del territorio siciliano e nella difesa dei cittadini da possibili fattori di rischio per la salute.

“Interrogare ed inteloquire con le istituzioni”, questa la strategia adottata dai “No Muos”, che si stanno preparando ad una tre giorni di protesta a Niscemi. “Le istituzioni hanno il dovere morale oltre che politico di vigilare su ciò che sta accadendo – dichiara uno dei rappresentanti del comitato -. Già da dicembre del 2008 l’Arpa ha iniziato ad acquisire una serie di dati sulla stazione satellitare di Niscemi, arrivando a conclusioni, ben prima dell’installazione del Muos, sconcertanti. Il livello delle onde elettromagnetiche è già ben oltre la soglia di sicurezza”.

“Un altra questione che la conferenza dei sindaci dovrebbe affrontare – continua il responsabile di Legambiente, circolo di Vittoria – è quella legata allo studio di incidenza e all’autorizzazioni concesse per i lavori del progetto del Muos. Questi documenti al momento non sembrano essere disponibili per una consultazione. Al comune di Niscemi non si trovano e alla Regione non appaiono reperibili. Spero che questo organismo politico possa attivarsi nella richiesta di accesso agli atti perchè secondo i risultati dei nostri studi quello che è stato eseguito oggi non era previsto nel progetto originario. Non pensiamo che fossero stati autorizzati in una zona protetta come la sughereta di Niscemi simili scavi, rinterri e movimenti di terra, condotte e impiantistica sotterranea. Invito ad approfondire la questione dal punti di vista legale di trasparenza della documentazione per un confronto di quello che si sta realizzando con il progetto originario, la valutazione d’impatto ambientale, lo studio d’incidenza eseguiti per la tutela del territorio”.

Ultimo aspetto, sollevato dal consigliere Calabrese, capogruppo Pd al comune di Ragusa, riguarda il possibile pericolo per la popolazione causato dalla presenza di un sito altamente strategico per gli Stati Uniti utilizzato ai fini bellici. “Il Muos è uno strumento di guerra – afferma Calabrese – pertanto non dovrebbe essere impiantato in una zona ad alta densità di popolazione. Nel caso in cui accadesse un evento bellico, si spera mai, non sarebbe uno dei principali bersagli strategici da colpire nel Mediterraneo? Una situazione per molti versi simile a quella della base missilistica di Comiso, con l’aggravante delle minacce per la salute causate dalle onde elettromagnetiche”.

Alla luce del dibattito, atteso che i lavori a Niscemi proseguono alacremente, su proposta del segretario provinciale della CGIL Giovanni Avola, si è deliberato di predisporre un documento attraverso il quale la conferenza dei sindaci chiederà al Presidente della Regione Lombardo di disporre la sospensione dei lavori della Stazione MUOS fino a quando non verranno resi noti i dati dello Studio che l’ARPA Sicilia sta portando avanti. 

 

 

 

 

 

 

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