UN “CORTO” DOVE TUTTI POSSONO TROVARSI E COGLIERE TASSELLI DELLA VITA

Il carrozzone de “La chiave di volta” è arrivato in città dal 21 al 23 gennaio, ha sbalordito tutti per il “come” è stato girato il cortometraggio e, dopo tre giorni di riprese a tutto spiano, ha smantellato le location, “armi e bagagli” e il “fenomeno” è passato, ma non dimenticato. Infatti, il progetto cinematografico ideato e realizzato in collaborazione con la Coop. Logos di Comiso e Laboratorio 451 di Vittoria, ha superato le aspettative e ha raccolto consensi da più fronti al suo passare.

Del cortometraggio “La chiave di volta“ c’è chi ne sta parlando ancora, chi si chiede di cosa si tratta, chi si complimenta con gli organizzatori per il “come” è stato tutto compiuto, per il messaggio intimo di tutta la storia, per le risorse locali impiegate e per la rilevanza del progetto nell’ambito del territorio, per l’essenzialità dei mezzi, per la sintonia tra tutti i partecipanti. Insomma, “La chiave di volta” è il corto dove tutti possono ritrovarsi e cogliere tasselli di vita che a tratti fanno sorridere.

Un ringraziamento particolare va a coloro che si sono affiancati al progetto, permettendo con il loro contributo di agevolare i lavori in corso: l‘“Osteria dei sapori perduti”, il “Panificio Madonna delle Grazie”, l’impresa edile di Franco Cicero Santalena e la famiglia Cavallo. Per una delle location,  un grazie per la fiducia a Padre Fargione che ha concesso, tramite il consenso della Curia, di girare alcune scene nella chiesa di “S. Giacomo” a Modica.

“La chiave di volta” ha visto come protagonisti divertiti: Germano Martorana, Federico Cavallo, Vincenzo Belviglio, Giuseppe Giordanella, Lidia Aprile, Giuseppina Vivera, Piero Gurrieri, Mariachiara Adamo, Sabrina Bonomo, i signori Spata e Puccia, Carla Candiano, Katia Giunta, Stefania Bonomo, il Corpo bandistico di Modica, alcuni tra i portatori di S. Giorgio. Il cortometraggio sarà presentato a festival e concorsi locali e nazionali.

“La chiave di volta” ha acceso la miccia dell’ironia e dell’espressività siciliana e adesso, a proiettori spenti, gli organizzatori stanno già pensando alla seconda parte della storia, magari in veste comica. Presto, possibilmente,si sentirà il “ciak” che avvisa della prima scena del seguito de “La chiave di volta”… O di “svolta”? (Nausica Zocco)

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