Morti sul lavoro. Nessuna flessione rispetto allo scorso anno. In aumento le denunce di infortunio. Il rapporto trimestrale dell’Inail

Nello stesso periodo dell’anno, da gennaio a marzo 2024, il dato non è molto cambiato rispetto a quello dello scorso anno. Nel 2023 erano stati undici, quest’anno sono dieci. Il bilancio del trimestre prodotto dall’Inail è commentato dalla segretaria generale della Uil Sicilia, Luisella Lionti. “In Sicilia non scende il numero di morti sul lavoro e aumentano le denunce d’infortunio – afferma – la situazione resta drammaticamente invariata con una tendenza alla conferma di un dato già nel 2023 più pesante (65 vittime, + 5) rispetto al 2022. Ci sono tutte le ragioni per ribadire l’allarme e rilanciare la protesta del segretario generale Pierpaolo Bombardieri su mancate risposte e misure-spot del Governo in materia di prevenzione”.

Il commento della segretaria Lionti sui dati in Sicilia.


“Il report contiene le sole denunce e rischia di rappresentare una punta dell’iceberg o poco più, non sono confortanti le tabelle sugli infortuni passati da 6287 nel primo trimestre dello scorso anno a 6335 nello stesso periodo di questo. Cinque province su nove segnano incrementi, con picchi a Catania (da 1744 a 1759) e Palermo (da 1355 a 1428), seguite da Ragusa (550-568), Agrigento (421-429) e Caltanissetta (311-341). Altri elementi per dirci preoccupati”.

L’appello della segretaria regionale della Uil Sicilia.

“Siamo troppo lontani, qui come altrove, dall’obiettivo #Zero Morti sul Lavoro, la campagna voluta da Pierpaolo Bombardieri – precisa conclude Luisella Lionti – il dato Inail relativo ai morti sul lavoro s’è ridotto in modo impercettibile ponendo nuovamente all’attenzione dell’opinione pubblica una realtà che è comunque inaccettabile, per usare l’aggettivo usato recentemente dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Una strage silenziosa si consuma quotidianamente nei cantieri, nei terreni agricoli, nelle fabbriche con numeri da guerra civile. Noi chiediamo l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro nel Codice penale. E, come abbiamo già fatto in occasione del nostro congresso regionale, diciamo basta alle lacrime di coccodrillo delle istituzioni politiche. Inizino, almeno. a porre mano alla spaventosa carenza di ispettori del lavoro nell’Isola. Perché l’inerzia non diventi complicità! Intanto – conclude la segretaria della Uil Sicilia – salutiamo con piacere il fatto che domani verrà sottoscritto il protocollo con la Regione sullo choc termico e che, dunque, la Sicilia si adeguerà alle misure già adottate da tempo in altre parti d’Italia. Un passo avanti nella prevenzione, ma bisognerà vigilare sulla concreta applicazione di queste regole. Dalle parole ai fatti”.

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