Un cavallo primo premio per la lotteria di Acate. A nemmeno un mese dalla morte del pony

Festa di San Vincenzo ad Acate. Tutto pronto per la manifestazione religiosa che anche qui si celebra dopo due anni. E come di consuetudine accade in queste occasioni, per incrementare i fondi della festa viene effettuata una lotteria.
E come ogni anno, specie perché ad Acate è una tradizione, è stato messo in palio come primo premio della lotteria un cavallo.


Ci rendiamo perfettamente conto che ad Acate si è sempre fatto così, che è una consuetudine. Ma quest’anno, non si poteva evitare? E’ passato appena un mese dalla morte del pony massacrato sull’asfalto da due persone del posto. Vedere in palio come premio un cavallo in una lotteria, ci fa porre una domanda: “era proprio necessario?”


Ma ha davvero senso mettere in palio un cavallo che può essere vinto da chiunque visto che si tratta di una lotteria, anche da persone che non possono certo occuparsi di un animale che ha delle necessità importanti?
Almeno quest’anno ci si poteva esimere per una questione etica? Tra l’altro, esiste una sentenza del Consiglio di Stato, la n. 6317-04, che vieta l’uso di animali vivi nelle lotterie. A questa sentenza, però, ben poche regioni si sono ancora adeguate e naturalmente la Sicilia non è fra queste.


Ma che senso ha avuto, allora, promuovere una manifestazione di protesta contro quello che è successo al povero pony massacrato, tra l’altro, da due persone del posto forse per un tentativo di ricatto? A che cosa è servito da parte dell’amministrazione promettere che sarebbe sorta in piazza una statua del pony a perenne ricordo e per sensibilizzare i bambini su questa triste vicenda? L’amministrazione, che tra l’altro patrocina la manifestazione, non dovrebbe intervenire per impedire che un cavallo venga messo in palio come primo premio a questa lotteria?


Anche l’Oipa, tramite la propria responsabile regionale, è già intervenuta su questa vicenda e sta per farlo anche l’Aidaa.
Da alcuni anni, tra l’altro, ad Acate vi è per i festeggiamenti del Patrono una bella manifestazione equestre, con i cavalli che trottano in piazza a mo’ di rievocazione storica. Questo ci piace, ma ci sembra in netta contraddizione con la possibile vincita di un cavallo che, ripetiamo, può essere assegnato a chiunque, anche a chi non può permettersi di ospitarlo o mantenerlo.


A questo punto, noi ci accontenteremmo di vincere il secondo premio: un monopattino.

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