UN ATTO PARLAMENTARE ALLA REGIONE E UN ESPOSTO IN PROCURA

Un atto parlamentare alla Regione e un esposto alla Procura della Repubblica. Allo scopo di accertare eventuali responsabilità sull’emergenza idrica a Ragusa. Sono i provvedimenti che saranno assunti dal deputato regionale Nello Musumeci de “La Destra” che, ieri sera, è intervenuto in una assemblea organizzata dall’associazione “Ragusa in Movimento” presieduta da Mario Chiavola. “L’adozione della delibera da un milione di euro da parte della Giunta regionale – ha detto Musumeci – stando almeno a quanto riferisce il commissario straordinario, è un palliativo che servirà ad alleviare la drammaticità della questione e non certo a risolverla. Sono necessarie, piuttosto, iniziative a breve, media e lunga scadenza per venire a capo della complessa questione. Servono interventi di ampio respiro per fare in modo che il problema non si riproponga più”. Riguardo alle presunte responsabilità, Musumeci ha chiarito: “E’ necessario verificare se ce ne sono. Ecco perché avanzeremo formale richiesta alla Procura. In ogni caso, serve un tavolo di gestione dell’emergenza curato dalla Protezione civile regionale”. Aprendo l’incontro, Chiavola è sceso nel dettaglio snocciolando alcune cifre che meritano la massima attenzione. “Ho fatto un esame economico – ha spiegato – su quello che rappresenta per i ragusani questa emergenza idrica. Ho preso in esame la fattura relativa ai consumi del 2011 di un condominio medio di 15 famiglie. Queste hanno infatti consumato in tutto il 2011 mc 5.839 di acqua suddivisa nei vari scaglioni, 2.160 mc li hanno pagati a 0,35 euro, 1800 mc a 0,90 euro, altri 1800 mc a 1 euro e 79 mc a 1,10 euro per un totale complessivo di 6.675,12 euro Iva esclusa. Gli autotrasportatori invece vendono quest’acqua a 5,45 euro a mc oltre Iva, quindi l’esborso totale dei cittadini annualmente ammonterebbe a 31.822,55 euro senza considerare l’Iva, con una differenza di circa 25.147,12 euro all’anno per condominio. Dividendo questi 25.147,12 euro per 15 famiglie il dato assurdo è che questa emergenza incide nelle tasche delle famiglie ragusane per 1.676,50 euro in un anno. La crisi va avanti da 2 mesi esatti, ogni mese che passa senza soluzioni inciderà nelle tasche dei ragusani, in piena crisi economica, per ben 140 euro. Chi paga per questi costi in più non preventivati dalle famiglie della nostra città?”. 

 

 

 

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it