Ufficio turistico chiuso? Il turismo a Scicli cammina da solo

Nella città di Montalbano, invasa quotidianamente da turisti e pullman carichi di comitive che arrivano da ogni parte dell’isola, ci sarebbe un serio handicap. Quello di un ufficio turistico comunale assente. A lamentare il disagio sono Marianna Buscema di Italia Viva e Armando Fiorilla segretario cittadino del Partito socialista,  i quali invitano a rivedere la strategia promozionale in città e nel suo territorio che sia diversa da quella in atto ad oggi e soprattutto sia più attrattiva e coinvolgente per il turista.

La chiusura dell’ufficio turistico, ubicato a palazzo Spadaro,  sarebbe riconducibile ad una fase di prepensionamento del dipendente che da anni ha avuto in carico il servizio.

“Scicli è una città a forte vocazione turistica non per meriti politici ma perché fortunatamente il piccolo schermo ha dato visibilità alla nostra cittadina che è stata così rilanciata in un circuito nazionale e internazionale. Oggi occorre ripensare le modalità di accoglienza e mettere a reddito una Scicli ‘nascosta’ perché non fruibile o non valorizzata – affermano Marianna Buscema ed Armando Fiorilla –  Scicli continua a non essere presente nemmeno nella cartellonistica stradale che cita Modica, Ragusa, ma non la nostra città. Si continua a non fare sinergia con i Comuni viciniori per una promozione d’insieme non legata al singolo evento ma più strutturale. Si continuano a sottovalutare problematiche importanti come la viabilità, i parcheggi, il decoro urbano, la sicurezza notturna, i sistemi di trasporto”.

Un passaggio all’ufficio turistico? Molte volte chiuso. 

“Basta provare in un giorno qualunque, di settimana, in orario di lavoro ad andare a visitare il nostro ufficio turistico: busserete ma troverete chiuso nella maggior parte dei casi. Vedrete dai vetri numerose cartine in bellavista ma delle quali nessuno può usufruire – prosegue il duo Buscema Fiorilla – ci sono depliant e materiale promozionale stampati con economie cittadine che giacciono negli scatoloni. Se davvero il turismo è un settore strategico il sindaco avrebbe dovuto porre rimedio da mesi a questa situazione e avere un chiaro piano non soltanto per l’apertura dell’ufficio turistico ma per il rilancio dello stesso e invece spiace constatare che ad oggi il nostro ufficio turistico è più che carente. Fortunatamente il privato supplisce e rimane prezioso l’operato della cooperativa Agire. Ma è questa la prospettiva di un Comune a vocazione turistica?”.

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