UFFICI GIUDIZIARI E RUOLO DELL’ENTE LOCALE

Com’è noto la Legge 14 settembre 2011 n.148 ha previsto che il Governo è delegato ad adottare, entro dodici mesi, uno o più decreti legislativi per riorganizzare la distribuzione sul territorio degli uffici giudiziari al fine di realizzare risparmi di spesa e incremento di efficienza.

 I decreti legislativi dovranno attenersi in sintesi ai seguenti principi:

1. Riduzione e razionalizzazione degli uffici giudiziari di primo grado e delle loro sedi distaccate;

2. Ridefinizione dell’assetto territoriale degli uffici requirenti non distrettuali;

3. Riequilibrio delle attuali competenze territoriali, demografiche e funzionali tra uffici limitrofi della stessa area provinciale caratterizzati da rilevante differenza di dimensioni;

4. Sistemazione del personale giudiziario e amministrativo in base alla nuova riorganizzazione degli uffici che garantisca efficienza ed economia di gestione;

5. Riduzione degli uffici del giudice di pace.

 

Rilevato che la norma recita “a) ridurre gli uffici giudiziari di primo grado, ferma la necessità di garantire la permanenza del tribunale ordinario nei circondari di comuni capoluogo di provincia alla data del 30 giugno 2011;

b) ridefinire, anche mediante attribuzione di porzioni di territori a circondari limitrofi, l’assetto territoriale degli uffici giudiziari secondo criteri oggettivi e omogenei che tengano conto dell’estensione del territorio, del numero degli abitanti, dei carichi di lavoro e dell’indice delle sopravvenienze, della specificità territoriale del bacino di utenza, anche con riguardo alla situazione infrastrutturale,….

c) ridefinire l’assetto territoriale degli uffici requirenti non distrettuali, tenuto conto, ferma la permanenza di quelli aventi sedi presso il tribunale ordinario nei circondari di comuni capoluogo di provincia alla data del 30 giugno 2011, della possibilità di accorpare più uffici di procura anche indipendentemente dall’eventuale accorpamento dei rispettivi tribunali,…”

Poiché dagli interventi attuativi possono scaturire decisioni che nei fatti avranno una diretta ricaduta sul territorio  in termini di fruizione dei servizi, centralità ed efficienza,nonché di disponibilità di strutture e locali..…

E considerato il dibattito acceso e preoccupato che in molte realtà viciniori si è già sviluppato in merito alla nuova possibile “geografia” degli uffici giudiziari, nonché al mantenimento dell’ufficio del Giudice di Pace a carico di Comuni consorziati;

Ritenuto, tra l’altro, che associazioni forensi  (AIGA-Associazione Italiana Giovani Avvocati, AIAF-Associazione Italiana Avvocati di Famiglia, Camera Civile-associazione dei civilisti italiani, e Camera Tributaria-associazione degli avvocati Tributaristi Italiani)) sollecitano una presa di posizione del nostro Comune e della S.V. sul tema dell’approntamento dei servizi a supporto delle eventuali nuove aggregazioni degli uffici giudiziari nella nostra città; Si chiede

Quali iniziative l’Amministrazione abbia intrapreso o intenda intraprendere e se non ritenga opportuna la convocazione di un Consiglio comunale aperto sul tema, invitando a parteciparvi i Sindaci e il Presidente della provincia, nonché qualificati rappresentanti delle associazioni forensi e  magistrati disponibili a illustrare al Consiglio i termini dei provvedimenti in itinere.

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