Uccise Brunilda Halla per “vendicarsi della società”: a processo il vittoriese Federico Iacona

Federico Iacona 29 anni, omicida reo confesso di Brunilda Halla, è stato rinviato a giudizio per omicidio volontario e il processo si celebrerà con rito abbreviato, il prossimo 21 giugno. Un delitto efferato, la cui sequenza drammatica era stata ripresa dalle telecamere di video sorveglianza di via Tenente Alessandrello a Vittoria, e che si era consumato il 25 maggio del 2022 in pieno giorno.

Stando alle ricostruzioni, Iacona, che era in procinto di attraversare la strada, aveva visto la donna che gli dava le spalle e stava chiudendo l’uscio di casa. In quel momento aveva deciso di aggredirla con un coltello a serramanico che aveva con sé, scagliandosi addosso alla povera donna colpendola più volte alla nuca, alle spalle e al collo. Troppo gravi le ferite; la donna, immediatamente soccorsa, morì durante il trasporto in ospedale. Nessun movente; l’uomo dichiarò di avere commesso il delitto come “gesto di ribellione verso la società di Vittoria che lo aveva emarginato”.

BRUNILDA, UNA VITTIMA CASUALE

Una vittima casuale. Era tornato indietro Iacona, aveva fatto quattro passi verso di lei, l’aveva colpita parecchie volte in rapida sequenza e poi si era dato alla fuga. L’arma l’aveva nascosta in un anfratto (dove poi l’aveva fatta ritrovare) ed era tornato a casa a cambiarsi i vestiti. Agli inquirenti aveva fatto ritrovare anche la maglietta che aveva addosso quando commise il delitto. Le indagini affidate ai carabinieri dei reparti Norm e investigativo di Ragusa con i militari di Vittoria avevano permesso di individuarlo in tempi rapidissimi. La famiglia di Brunilda – ‘Bruna’ che quando è stata uccisa aveva appena 37 anni -, era benvoluta e ben inserita, due figli adolescenti, un marito che era al lavoro quando venne raggiunto dalla notizia.

Lei aiutava gli anziani, faceva le pulizie in qualche casa del quartiere, insomma, era considerata una persona di fiducia. Iacona, per quanto avevano ricostruito i suoi legali, Franco Vinciguerra e Teresa Vinciguerra aveva sofferto di disturbi mentali, era stato vittima di bullismo ed era seguito da specialisti. E una perizia assunta in incidente probatorio promosso dai legali dell’uomo ha attestato la parziale incapacità di intendere e volere di Iacona, facendo decadere le aggravanti contestate. Il processo verrà celebrato con rito abbreviato e verrà discusso il prossimo 21 giugno. I famigliari di Brunilda, i figli, il marito e il fratello, si sono costituiti parte civile attraverso il loro legale di fiducia, l’avvocato Santino Garufi.

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