TUTTO DA FRANCESCO AIELLO

Pervenuti in redazioni le note dell’assessore alle Risorse agricole, Francesco Aiello in merito all’impegno di 6000 forestali stagionali, alla legittimità del calendario venatorio 2012-2013 ed alle quote latte. Di seguito forniamo integralmente i comunicati.

Beni culturali:intesa tra dipartimenti impiega 6000 forestali stagionali

Circa seimila operai forestali stagionali saranno impiegati nei lavori di manutenzione, custodia e accoglienza dei siti archeologici siciliani e delle aree di maggiore pregi naturalistico. E’ il frutto del protocollo d’intesa interdipartimentale presentato a palazzo d’Orleans, che coinvolgera’ gli assessorati della Regione siciliana ai Beni culturali, alle Risorse agricole, all’Energia, al Territorio e alla Formazione. Infatti, ha spiegato l’assessore al Territorio, Alessandro Arico’: “Il pre – Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha gia’ autorizzato la spesa per coprire 50 giornate in piu’ di lavoro per i centunisti. Cio’ significa che, finita la stagione antincendio, il personale potra’ essere impiegato, nella manutenzione dei siti archeologici, da novembre a fine dicembre”.

“Questo ci consentira’ – ha sottolineato l’assessore ai Beni culturali, Amleto Trigilio – di risparmiare circa 700 mila euro all’anno, che corrispondono al budget destinato normalmente alla manutenzione ordinaria, e di distribuire, in modo piu’ efficace, quel patrimonio umano spesso poco valorizzato, come gia’ accade nella riserva di Pantelleria, la cui custodia e’ affidata ai lavoratori dell’Azienda foreste demaniali e del Corpo forestale Si sta valutando anche la possibilita’ di utilizzare il personale nei musei. Naturalmente, tutto di concerto con le organizzazioni sindacali”.

Secondo l’assessore alle Risorse agricole, Francesco Aiello “si sta semplicemente mettendo a regime un sistema integrato di controllo e manutenzione, previsto dalla legge ma mai attuato. Con l’obiettivo di ‘far funzionare’ le risorse disponibili. Per garantire la fruizione dei siti in alcuni casi altrimenti non agibili e poco sicuri, si impone una sinergia tra dipartimenti. La formula dei “protocolli”, allargata al Corpo forestale, all’Azienda foreste e ai volontari delle associazioni venatorie e ambientaliste, e’ quella vincente. A conferma, i risultati positivi del protocollo firmato a Siracusa alla presenza del ministro dell’Interno Cancellieri, in cui sono stati gia’ messi in campo decine di volontari, a costi contenuti, garantendo loro solo il rimborso delle spese vive sostenute”. “Che a norma di legge – ha precisato il dirigente generale dei Beni Culturali, Gesualdo Campo – corrisponde al 14 per cento della paga oraria che risulta dall’analisi della Camera di Commercio per queste prestazioni”. Per la tutela del territorio, l’assessorato all’Energia, come ha concluso l’assessore al ramo, Claudio Torrisi, “si occupera’ della prevenzione degli illeciti che possono inquinare gli habitat. La crescita complessiva in campo ambientale passa dalla formazione dei cittadini al controllo e dalla repressione. Per la formazione ci si avvicinera’ sempre di piu’ alle associazioni ambientaliste attraverso protocolli d’intesa, per l’aspetto sanzionatorio al Corpo forestale”.

 

Caccia:Aiello, legittimo il calendario venatorio 2012-2013

“E’ necessario chiarire che il piano faunistico e venatorio non serve altro che a dividere il territorio regionale in tre parti: una destinata agli ambiti territoriali di caccia; una alle Aziende faunistico, venatorie e agrovenatorie; e una terza declinata a protezione della fauna attraverso le oasi, i parchi e le riserve naturali. La legge 157 prevede che il Piano sia revisionato ogni cinque anni, decorso tale periodo si possono apportare eventuali modifiche. Questo non significa che, trascorsi i cinque anni, decadono gli ambiti di caccia, le aziende faunistico e venatorie, e soprattutto le zone di protezione, che invece restano costituite e funzionanti”. Replica cosi’ l’assessore regionale per le Risorse agricole e alimentari, Francesco Aiello, alla denuncia dell’illegittimita’ del calendario venatorio 2012-2013, in cui si autorizza la caccia in Sicilia a partire dal primo settembre, anche nei siti della rete Natura 2000. “Anche il Piano regionale delle riserve e dei parchi – ricorda Aiello – promulgato nel 1991, ha validita’ quinquennale e non e’ stato mai rifatto. Ma mai nessuno ha pensato che di conseguenza dovessero decadere i parchi e le riserve previsti dal Piano”. Quanto alla caccia nei siti della rete Natura 2000, Aiello spiega che “rispetto all’anno scorso, in cui il divieto era sancito dalle decisioni del Tar di Palermo, quest’anno ci sono i Piani di gestione, predisposti dagli enti gestori e approvati dall’assessorato del Territorio e dell’Ambiente che prevedono la possibilita’ di cacciare nei limiti consentiti dalla legge. Tra l’altro, il Cga ha annullato la decisione del Tar, dichiarando inammissibile il ricorso di Legambiente e delle altre associazioni”. E’ stato contestato all’amministrazione anche di aver disatteso il parere dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra). “Ebbene – precisa l’assessore – bisogna intanto chiarire che tale parere non e’ vincolante. In ogni caso, per alcuni punti disattesi l’assessorato ha spiegato le ragioni richiamando puntualmente riferimenti scientifici”.

Quote latte: Aiello presenta bando venerdì a Ragusa

 

L’assessore alle Risorse agricole e alimentari della Regione siciliana, Francesco Aiello, venerdi’ 24 agosto alle 17,30 nella sede della Camera di commercio di Ragusa, in piazza della Liberta’, presentera’ in conferenza stampa alle organizzazioni dei produttori, delle cooperative e delle associazion sindacali di categoria, il bando relativo all’assegnazione delle quote latte disponibili alla riserva regionale per la Campagna 2013-2014.

“Oltre a presentare un provvedimento bloccato da circa quattro anni e prossimo ora alla pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale regionale”, ha spiegato l’assessore Aiello “l’incontro sara’ l’occasione per discutere del controllo del prezzo del latte siciliano alla produzione, che arriva a oscillare dai 32 ai 33,50 centesimi al litro, in modo da condividere un percorso comune per valorizzare una filiera che non ha mai avuto un progetto organico, fatto che ha messo in ginocchio gli allevatori a vantaggio della distribuzione e della filiera industriale”.

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