TRUFFA AL CENTRO UNICO PRENOTAZIONI DI MODICA

Ieri giorno 2 febbraio si è tenuta innanzi alla IV sezione del Tribunale di Catania (con presidente Vagliasindi), l’udienza relativa al riesame della misura cautelare in carcere nei confronti di La Terra Massimo, accusato dell’omicidio della moglie Trovato Rosa. Era presente il Procuratore della Repubblica di Modica, Francesco Puleio, che ha chiesto la conferma dell’ordinanza ed il mantenimento in carcere di La Terra. Gli avvocati Rossino e Drago hanno chiesto la remissione in libertà dell’indagato, sostenendo che a suo carico non sussistono gravi indizi e che, comunque, non vi sono esigenze cautelari.

Il Tribunale si è riservato di decidere e infatti a ieri è stata confermata la sussistenza del delitto.

Inoltre il Tribunale del riesame di Catania, con provvedimenti depositati il 3 febbraio, ha confermato la sussistenza di gravi indizi del delitto di truffa aggravata ai danni di un ente pubblico a carico di Giannone Carolina, Maltese Maria, Pisasale Renato, Olivieri Maria Teresa e Cannata Giuseppe, tutti dipendenti del Centro Unico prenotazioni di Modica.

Secondo il tribunale, la condotta contestata degli indagati, concretatasi nel loro indebito allontanamento per significativi periodi di tempo dal posto di lavoro, dopo aver timbrato il cartellino, deve ritenersi assenza economicamente apprezzabile ed integra il reato di truffa aggravata. Trattandosi di soggetti incensurati, il Tribunale ha disposto la revoca della misura interdittiva.

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