Mentre l’azienda sanitaria continua a rivendicare risultati positivi nella riduzione delle liste d’attesa, sul territorio emergono episodi che sollevano interrogativi sulla reale efficacia del sistema. A portare all’attenzione pubblica una vicenda emblematica è il Comitato Civico Articolo 32, che segnala quanto accaduto nei giorni scorsi a un paziente dell’ospedale di Modica. «La mattina del 16 […]
TRASFERTA ROMANA PER ALFANO
16 Dic 2011 13:50
Trasferta romana del sindaco Giuseppe Alfano questa mattina presso il Viminale per discutere in merito alla situazione economica del Comune di Comiso. Il primo cittadino, grazie all’intervento del Prefetto di Ragusa Giovanna Cagliostro, ha interloquito coi tecnici del ministero degli Interni chiarendo, seppure in sintesi, quali sono le criticità dell’Ente casmeneo e le ragioni che hanno condotto al grave stato di indebitamento dell’Ente stesseo. Il sindaco Alfano ha pertanto chiesto lumi sulle possibilità di evitare la dichiarazione di dissesto finanziario. Dalla interlocuzione svolta è apparso chiaro che la situazione è molto complessa e che certamente le possibilità di evitare la dichiarazione di dissesto dipendono dall’eventualità di ottenere dalla Regione siciliana importanti risorse finanziarie anche al fine di tentare, in tempi brevissimi, la chiusura di transazioni con tutti i creditori dell’Ente.
Per approfondire la situazione, il sindaco Alfano ha chiesto al prefetto Cagliostro l’immediata attivazione di un tavolo tecnico, alla presenza dei funzionari competenti per la materia della Prefettura di Ragusa, per addivenire rapidamente a una valutazione più dettagliata della praticabilità di tale ipotesi.
“La dichiarazione di distesto finanziario – dichiara il sindaco Alfano – non è certamente un’ipotesi alla quale ci avviciniamo con leggerezza e serenità d’animo. E’ certo che l’analisi sinora fatta sembrerebbe costringerci a ciò, ma ci adoperemo con tutti i mezzi a nostra disposizione per evitarlo e chiederemo l’aiuto di tutti i soggetti istituzionali affinchè si eviti che il Consiglio comunale proceda a deliberare lo stato di dissesto dell’Ente”.
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