È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
Traffico illecito di rifiuti aggravato in provincia di Ragusa. Arresti nel corso della notte e sequestri preventivi di aziende
24 Ott 2019 06:44
La Polizia di Stato di Ragusa sta eseguendo numerose ordinanze di custodia cautelare e sequestri preventivi di aziende nel settore del riciclo plastiche su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania.
Le indagini dei poliziotti delle Squadre Mobili di Ragusa e Catania, coordinati dal Servizio Centrale Operativo, hanno permesso di disarticolare un’associazione per delinquere, di stampo mafioso, denominata “stidda”, finalizzata al traffico illecito di rifiuti aggravato. Tra i reati contestati rientrano l’estorsione pluriaggravata, l’illecita concorrenza con minaccia, le lesioni aggravate, la ricettazione, la detenzione ed il porto di armi da sparo ed il danneggiamento seguito da incendio.
In manette sono finiti Claudio Carbonaro ed altri due imprenditori.
Quattro anni fa, era tornato in Sicilia chiedendo aiuto allo Stato: “Ho speso tutti i soldi che mi hanno dato dopo essere uscito dal programma di protezione – disse – ora sono costretto a fare l’ambulante”. In realtà, ha scoperto la polizia, il pentito Claudio Carbonaro – reo confesso di 60 omicidi – stava già progettando di riorganizzare la sua cosca. Proprio nella città che una notte del 1992 aveva lasciato in gran segreto, sotto scorta: Vittoria. Questa notte, l’ex killer della “Stidda” – la mafia che si opponeva a Cosa nostra – è stato arrestato dalle squadre mobili di Ragusa e Catania, dirette dai vicequestori Nino Ciavola e Marco Basile, con l’accusa pesante di associazione mafiosa: le indagini coordinate dalla direzione distrettuale antimafia di Catania dicono che Claudio Carbonaro era tornato a indossare l’abito del boss che gestisce affari e impone ricatti. Con lui sono state arrestate altre 14 persone, il suo braccio operativo.
Avevano architettato un sistema di scatole cinesi per gestire il business dello smaltimento della plastica delle serre. Cuore pulsante era l’imprenditore Giovanni Donzelli, pure lui finito in manette nel blitz di stanotte: nonostante una condanna per mafia e un sequestro milionario effettuato alcuni anni fa dalla Guardia di finanza, gli affari proseguivano a gonfie vele. Segno della grande capacità dell’organizzazione mafiosa di rigenerarsi. Grazie soprattutto a capitali nascosti.
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