TOH, L’ASSESSORE SCHEMBARI C’È!

Constatiamo con piacevole stupore, a dispetto delle numerose, insistenti malelingue che dicono che sia in Giunta soltanto per riscaldare la poltrona e percepire lo stipendio d’amministratore, che l’assessore Schembari c’è e,  per dimostrarlo, ogni tanto batte un colpo.  Che anziché augurare buon inizio di anno scolastico ai tremila studenti comisani – cosa che faccio con molto piacere io a nome del PD – preferisce polemizzare.

Sono di ieri le dichiarazioni della Schembari in merito al servizio O.S.A. nelle scuole; dichiarazioni in cui, con un piglio vagamente psicoanalitico mi attribuisce pregustazioni, soddisfazioni, brame e livori vari, che avrebbe scorto tra le pieghe di un mio vecchio comunicato.

     A questa aspirante allieva di Freud, vorrei fare notare che non siamo a scuola, che lei non è dietro la cattedra e, quindi, che non può permettersi di dire ciò che le pare e piace, interpretando in modo vistosamente (volutamente?) errato ciò che altri dice o scrive. Il rispetto sta alla base del dialogo politico. Che può bensì essere aspro e duro, ma mai insolente. Dopo tre anni di “amministrazione”, queste cose, perfino l’assessore Schembari dovrebbe averle imparate!

     E invece, come una scolaretta che vuole dimostrare alla classe quant’è brava, viene a ripetermi la lezioncina con fare saccente, sbagliando però materia e argomento.

     Anch’io sono padre, insegnante e, a differenza della Schembari, ho amministrato questa città (bene o male, non so; di sicuro con autentica passione e sforzandomi di fare il bene dei comisani), prestando un’attenzione incontestabile ai nostri bambini. La mia storia è lì a testimoniarlo. La storia dell’assessore Schembari, invece, cosa testimonia? Una città priva di servizi, piena di spazzatura, con le sue opere pubbliche e i suoi parchi abbandonati, gli stipendi ai dipendenti non pagati, gli staffisti, i viaggi istituzionali, il P.R.G bloccato, il Bilancio falso, i ticket, l’aumento delle tasse, il dissesto finanziario… insomma, l’assessore Schembari, fedelissima accolita di Alfano, testimonia, anzi è partecipe e protagonista di tutto questo disastro. E, anziché vergognarsi, trova la baldanza per dichiarare le assurdità che ho letto.

     Il servizio pare che sia partito. Io continuo a nutrire fortissimi dubbi sulla qualità della sua organizzazione (e non certo per gli operatori, cui vanno, sinceri, il mio augurio di buon lavoro e il mio sostegno), ma per le modalità d’affidamento e la mancanza di risorse. Spero di sbagliarmi. Saranno gli utenti, e certo non l’assessore, a dire tra qualche settimana, tra qualche mese, se sono soddisfatti o meno. Io vigilerò, assessore, e starò attento. Come sempre del resto.

     Forse per vanità, forse per vanto, forse per supporto, la maestra Schembari cita Aristotele. Chissà se questa sua uscita pubblica sarebbe rientrata in qualche capitolo, in qualche categoria del Secondo Libro della Poetica dello Stagirita. Ma non lo sapremo mai, perché, nonostante gli sforzi del buon Guglielmo da Baskerville, l’ultima copia, dalle pagine avvelenate, è andata distrutta durante un incendio. Correva l’anno del Signore 1327. All’incirca l’anno in cui è ripiombata Comiso da quando c’è l’amministrazione Alfano.

Buon inizio di anno scolastico anche a lei assessore…

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