THOREL “NEL 2020 VOGLIAMO CONSOLIDARE CRESCITA PSA”

Due forme di incentivo, una per le auto nuove elettriche e una per l’usato Euro 5 o 6. Questa la strategia che secondo Gaetano Thorel, direttore generale di Groupe PSA Italia, il Governo dovrebbe mettere in campo per svecchiare il parco auto circolante in Italia.

“Esiste già un ecobonus, andrebbe finanziato di più, per i prossimi tre anni, quello che già esiste. Il budget del 2020 è di circa venti milioni, non è sufficiente. Invece di continuare a proporre cose nuove, sarebbe meglio fare funzionare meglio quelle che già ci sono”, spiega Thorel nel corso di un forum all’ITALPRESS.

“Se c’è un problema di risorse si potrebbe risolvere aumentando il bollo per le auto da Euro 3 in giù, per finanziare incentivi per il cambio dell’auto da parte dei consumatori con minore capacità d’acquisto – aggiunge -. Passare da una Euro 0, 1, 2 o 3 a una Euro 5 o 6 già è un grande passo avanti sul piano ambientale, la differenza di emissioni è del 95 per cento”.

C’è poi un altro tema importante per il direttore generale di PSA Italia, “la grande confusione tra la visione governativa e quella degli enti locali. Ogni Regione e ogni Comune fa i suoi bandi per gli incentivi, con parametri diversi – afferma -. Il Governo centrale dovrebbe fornire la scala di riferimento per l’ibridizzazione, con delle etichette chiare per i consumatori sulle emissioni e sui consumi, sul modello degli elettrodomestici. Si potrebbe usare un algoritmo che lega CO2, NOx e Pm10. Quella base sarebbe uno strumento uguale per tutti gli operatori, e poi ogni ente locale potrebbe fare i suoi bandi con le sue risorse”.

“In Italia si vendono circa due milioni di auto all’anno, e il mercato non penso si muoverà molto rispetto a quella soglia. Se ci fosse una congiuntura economica di crescita magari si salirebbe a 2,3-2,4 milioni, ma non penso che tornerà mai a 1,5 o 1,6 milioni come negli anni della crisi”, sottolinea Thorel.

“Vedo uno spazio in Italia molto interessante per Psa, si apre una finestra di opportunità nei prossimi 18 mesi che non capiterà mai più, con i nostri nuovi modelli siamo ottimisti”, prosegue. Nel segmento B la parte del leone per il gruppo la faranno le nuove versioni di Peugeot 208, Citroen C3 e Opel Corsa. “Possiamo puntare alla quota del 30% in quel settore in Italia”, sottolinea Thorel. Il 2019 dovrebbe chiudersi con una quota mercato di Peugeot al 6% (circa 120 mila vendite), del 5,2% circa per Opel (110 mila) e di poco sotto il 5% per Citroen (poco meno di 100 mila). Nel 2020 il gruppo punta a consolidare ulteriormente queste cifre: “Dobbiamo aspirare a prendere uno spazio importante come quota mercato”, conclude il direttore generale. Un altro obiettivo del gruppo per il Belpaese è arrivare nel 2020 a un mix tra elettrico e plug-in al 5% delle vendite.

(ITALPRESS)

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