Tentato omicidio a Scicli, i fratelli Gesso restano in carcere

Il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Lagonegro ha convalidato il fermo dei fratelli Mauro e Roberto Gesso, sciclitani di 43 e 50, indagati per duplice tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi e per la ricettazione e la detenzione abusiva d’arma.

I DUE FRATELLI RESTANO IN CARCERE

A loro è stata applicata la custodia cautelare in carcere. I due sono indagati per avere sparato, sabato 3 giugno, con un fucile a canne mozze a padre e figlio anch’essi di Scicli, colpendoli al volto e nella parte superiore dei corpi. I fratelli Gesso, in fuga, erano stati bloccati a Sala Consilina grazie alle indagini avviate dai carabinieri iblei.

La procedura, dopo l’udienza di convalida del fermo che è stata celebrata davanti al gip del Tribunale di Lagonegro e la applicazione della misura di custodia cautelare in carcere, prevede che per i due, difesi dall’avvocato Alessio Malvaso si attivi lo stesso iter entro 20 giorni presso il Tribunale di Ragusa. I due fratelli compariranno davanti all’autorita giudiziaria iblea competente per territorio, dal momento che i reati sono stati commessi nel Ragusano.

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