TENSIONI IN SENO AL PDL DI RAGUSA

Riguardo alle tensioni sorte in seno al Pdl della provincia di Ragusa, il coordinatore regionale del Pdl, Giuseppe Castiglione, sottolinea che:

a – Il Coordinatore Nazionale del Pdl, on. Angelino Alfano, ha istituito un tavolo nazionale delle  “ regole ”, del quale il sottoscritto fa parte;

b – il compito di tale organismo è quello, appunto, di fissare le regole sulle quali fondare la riorganizzazione del partito e lo svolgimento dei congressi, a partire dal prossimo novembre;

c – tra le regole alle quali il citato tavolo sta lavorando, hanno un rilievo fondamentale quelle, già definite, riguardanti il rafforzamento del valore dell’ appartenenza;

d – tale valore, negli ultimi anni, è stato indebolito da tre fattori: 1) dalle modalità di adesione, divenute incerte dopo la fusione nel Pdl dei due partiti,  Forza Italia e An; 2) dal processo di continui ingressi e fuoruscite che ha caratterizzato questo periodo di transizione; 3) dalla confusione determinata, in sede locale, dalle cosiddette liste civiche che, nella maggior parte dei casi, hanno danneggiato il partito e sono servite, come attestano molte loro denominazioni, esclusivamente al sostegno di ruoli personali e alla contrattazione di posizioni di potere, all’ interno o all’esterno;

f – è necessario, per i motivi sopra illustrati, ristabilire un imprescindibile collegamento tra regole e sanzioni, escludendo la contemporanea e parallela appartenenza al partito e a qualsiasi lista civica;

g – chi vorrà iscriversi al Pdl e far parte delle sue rappresentanze di partito o elettive, non dovrà far parte di nessuna lista civica;

h – chi dovesse, da iscritto al Pdl, dar vita a liste civiche e farne parte, incorrerebbe in una procedura di esclusione dal Pdl;

i – il Sindaco di Ragusa, Nello Di Pasquale, è per il Pdl una realtà amministrativa importante. Recentemente il Partito lo ha investito della massima responsabilità in Anci, segnalandolo come punto di riferimento tra gli amministratori del Pdl. Gli elettori gli hanno ridato il consenso per continuare ad amministrare la sua città. Ma, prima ancora, è uomo del Pdl, ed è all’interno del partito che egli deve esprimere le sue idee ed assumere le sue posizioni, contribuendo così all’elaborazione della linea politica ragusana e provinciale del Pdl. Egli potrà partecipare attivamente alla nuova fase congressuale e alla campagna di adesioni che si svolgeranno entro la fine dell’anno, al fine di eleggere i nuovi dirigenti del partito. Nel frattempo, aderendo alle regole di partito, rispetterà il ruolo dei due coordinatori provinciali, onorevoli Leontini e Minardo, e farà la sua parte nel coordinamento provinciale;

l – L’obiettivo fondamentale deve essere quello di amministrare bene, magari coinvolgendo maggiormente il partito, e facendo politica, nel rispetto delle regole, all’interno degli organismi del Pdl. Non può essere quello di utilizzare un contenitore esterno, di composizione eterogenea e trasversale, per elaborare posizioni diverse da quelle del Pdl (come nel caso dell’adesione all’idea di un terzo polo), ogni giorno cangianti, e pretendendone l’accoglimento a tutti i costi con uno strumento di pressione esterno. Il Pdl vuole scommettersi su tutte le tematiche del territorio. Ritenere che atteggiarsi a qualunquisti possa servire a qualcosa è sbagliato. Specie da parte di chi amministra. E soprattutto dimostra una non completa fiducia nel nuovo corso del partito e di chi lo guida, nonostante le dichiarazioni in senso contrario.

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