TASSE, TRIBUTI LOCALI E ROYALTIES

 

“Spiace dover fare lezioni di finanza pubblica all’assessore al bilancio. Ma è inevitabile affrontare la realtà di questi strumenti di pianificazione del Comune di Ragusa in quanto tutta questa superficialità mina il futuro finanziario dell’ente”. Lo dicono i consiglieri comunali Mario D’Asta e Mario Chiavola, in uno ai segretari dei circoli “Pippo Tumino” e “Rinascita Democratica”, rispettivamente Gianni Lauretta e Tony Francone, assieme al portavoce del direttorio Giuseppe Calabrese, controreplicando alle affermazioni dell’assessore Stefano Martorana su imposte e tributi locali. “Dimentica Martorana – dicono gli esponenti del Pd di Ragusa – che attualmente le royalties sono aumentate da 5 milioni nel 2013 a ben 28 nel 2015 e questo risultato straordinario ha totalmente ubriacato i pentastellati che hanno pompato la spesa corrente passata dai 73 milioni del 2013 a ben 90 milioni e 800mila euro. E tutto ciò senza attuare minimamente la pur accennata spending review, tutto ciò in barba al legislatore, sfiorando anche i tetti di spesa del personale come evidenziato nella relazione al bilancio dei revisori dei conti. Ma non sono bastate le royalties allo sperpero pentastellato visto che hanno chiesto anche ai ragusani sforzi spropositati e non necessari. Se invece avessero razionalizzato e riqualificato la spesa, avrebbero potuto operare una prudente politica finanziaria che avrebbe preparato l’ente a gestire un futuro che non ha certezza su un importo così straordinariamente elevato delle royalties. L’avere caricato oltremodo la spesa corrente a fronte di una entrata non consolidata nel tempo crea i presupposti di squilibri di bilancio futuri e di probabile default. Ricordiamo il caso recente del Comune di Porto Empedocle che ha seguito lo stesso percorso. Con un risultato inevitabile, quello del dissesto”.

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