Tangenti alla Regione per impianto fotovoltaico a Ragusa. Chiesto rinvio a giudizio

La procura di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per i tre indagati nell’inchiesta per corruzione che riguarda la tangente pagata da un consulente dell’azienda Rtr Rete Rinnovabili ad un dirigente dell’assessorato regionale all’Energia. Il sostituto procuratore Claudia Ferrari ha chiesto il giudizio per Paolo Lugiato, amministratore delegato dell’azienda fino al marzo di quest’anno, per Vincenzo Salvatore Sucato, consulente esterno dell’azienda con sede a Roma e per Salvatore Rando, all’epoca dei fatti dirigente pro tempore all’assessorato regionale all’Energia.

Secondo i carabinieri del nucleo investigativo Lugiato è considerato il mandante della tangente da 7 mila euro versata materialmente da Sucato al dirigente regionale per ottenere il rilascio di un decreto autorizzativo in sanatoria che avrebbe sanato la mancanza di autorizzazione a collegare, alla linea elettrica nazionale, un impianto fotovoltaico dell’azienda, nel comune di Ragusa. Un’autorizzazione senza la quale il gestore di servizi energetici spa non avrebbe potuto erogare gli incentivi previsti dalla legge per la produzione di energia prodotta da fonti rinnovabili.

Sucato nel novembre 2016 era anche assessore ai Lavori pubblici del Comune di Santa Flavia, ed era stato, tra gli anni 70 e 80, prima consigliere comunale e poi assessore al Bilancio di Palermo. Insieme a Rando venne arrestato dai carabinieri mentre l’amministratore delegato venne indagato a piede libero.  

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