SULLE PROCEDURE DELLA RAGUSA-CATANIA INTERVIENE IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA ANTOCI

“Il passaggio al Ministero delle Infrastrutture dello schema di convenzione per la concessione del raddoppio della Ragusa Catania non dovrebbe comportare ritardi rispetto ai tempi già programmati, trattandosi di un adempimento meramente procedurale che non richiede ulteriori valutazioni di merito”. Così il presidente della Provincia Franco Antoci fa chiarezza sull’iter procedurale per pervenire all’approvazione della convenzione da parte del Cipe.

“Il documento pertanto, dovrebbe essere regolarmente sottoposto al Cipe nella prima seduta utile, presumibilmente entro metà luglio. E’ quanto è stato possibile accertare attraverso una intensa serie di interlocuzioni con i vari Uffici ministeriali preposti al procedimento, dopo che le notizie stampa diffuse in ordine al passaggio al Ministero delle Infrastrutture avevano giustamente sollevato diffuse preoccupazioni. Com’è ben noto, il 22 gennaio 2010 il Cipe aveva già approvato il progetto preliminare e la proposta tecnico-economica presentata dal promotore, che prevedeva un investimento complessivo di 815 milioni di euro, di cui 367 milioni erano coperti dalla quota di finanziamento pubblico mentre gli altri 448 sarebbero stati assicurati da capitale privato. Successivamente, dopo la valutazione dell’apposito Nucleo di consulenza per la regolazione dei servizi di pubblica utilità, lo schema di convenzione da stipulare con il concessionario – aggiunge il presidente della Provincia – veniva approvato dallo stesso Cipe nella seduta del 22 Luglio 2010, e trasmesso per la validazione di rito al competente Ministero dell’Economia e Finanze. Quest’ultimo, dopo una lunga stasi procedurale che aveva giustamente indotto il territorio alla mobilitazione generale concretizzatasi nella marcia lenta del 14/04/2011 e nella manifestazione a Roma del 18/05/2011, solo nel mese di maggio si decideva finalmente a sbloccare la delibera di approvazione dello schema di convenzione, introducendo però alcune modifiche che richiedevano quindi una ulteriore presa d’atto dal parte del Cipe, il quale dovrebbe pronunciarsi, appunto, nella prossima seduta, prevista per la metà di Luglio. E’ chiaro che, unitamente all’apposito comitato, continuerò a seguire con viva attenzione tutti gli sviluppi del procedimento, consapevole che il nostro territorio ha già chiaramente ed unanimemente dimostrato che non intende più tollerare ulteriori dilazioni”.

 

 

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