SULLA QUESTIONE DELL’USO A PAGAMENTO DEGLI IMPIANTI SPORTIVI

Anche lo sport, inteso come palestra di vita ed occasione di crescita personale, rappresenta una priorità nel progetto politico portato avanti da Giovanni Cosentini.

Questo quanto emerso ieri nel corso dell’incontro con i giovani cestisti della Nova Virtus tenutosi al PalaPadua di via Zama, dove, accanto al candidato sindaco, c’erano anche l’assessore designato Antonio Aggius Vella e Sasà Cintolo, già capogruppo al Consiglio comunale per la lista “Dipasquale sindaco” e adesso candidato per “Territorio”.

 “Ho in mano un provvedimento interno all’amministrazione comunale, firmato dal funzionario capo servizio dell’ufficio Sport relativo ai servizi pubblici a domanda individuale – dice un furente Cintolo – in pratica il commissario Rizza e la squadra di dirigenti che la sostiene nell’azione amministrativa hanno deciso che, dal prossimo anno, le società sportive, già vittime di drammatici tagli dei contributi pubblici, dovranno sostenere ingenti costi per utilizzare gli impianti sportivi comunali. Per fare un esempio, un allenamento in questo palazzetto costerà ben 12 euro l’ora. Una vera e propria aggressione a chi opera nel mondo dello sport, già da molti anni in forte crisi. Nel corso degli ultimi mesi ho promosso incontri tra le società sportive ed il commissario evidenziando il grandissimo disagio che questo provvedimento avrebbe arrecato all’intera città – continua Cintolo – sostenendo che lo stesso non era di certo competenza di un commissario, ma avrebbe dovuto essere discusso in Consiglio comunale e concertato con tutti gli attori sociali coinvolti”.

“Non entro nel merito della decisione – interviene Giovanni Cosentini – ma ritengo che questo atto è sicuramente inopportuno sia nei tempi che nei modi con i quali è stato avviato. Si capisce che la motivazione di fondo che spinge il commissario è quello di fare cassa ma decisioni di questo genere non possono essere prese da un organo monocratico in scadenza senza nessuna concertazione. Qualora fossi eletto sindaco mi impegnerei a rivedere la delibera in questione, studiando assieme al Coni, alle società sportive e all’assessore competente una soluzione. Questo è un esempio di come spetti proprio alla politica la mediazione tra gli interessi dell’ente, l’opportunità dei cittadini e le aspettative di determinate categorie sociali. Per questo, anche per i giovani è fondamentale iniziare ad interessarsi alla vita amministrativa della città. Si tratta di decisioni che riguarderanno il loro presente e futuro di cittadini. Ragusa ha una ricca tradizione sportiva, ma più che i grandi risultati ottenuti negli anni ciò che interessa principalmente è la funzione sociale svolta dalle numerose società che operano nel territorio. Un mondo che consente ai giovani di imparare a rispettare le regole e ad impegnarsi in qualcosa di concreto”.

 

 

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