SUL PIANO DI EQULIBRIO

     –          Tenuta presente la situazione finanziaria del Comune di Modica, caratterizzata da squilibri strutturali che in tante occasioni sono stati rilevati dalla Corte dei Conti, e, in particolare nell’ottobre 2012, a fronte di ulteriori e ripetuti richiami, il Comune ammetteva di non potervi farvi fronte positivamente;

–          Preso atto che, al fine di scongiurare il dissesto finanziario, il Comune di Modica, il 30 dicembre 2012, con deliberazione n. 143, fece ricorso alla possibilità offerta da una normativa a favore degli enti locali in difficoltà e strutturalmente deficitari, adottando un Piano di riequilibrio decennale;

–          Preso atto che con tre successivi provvedimenti il citato Piano di Riequilibrio è stato rimodulato ed oggi si trova ancora all’esame del Ministero, mentre la Corte dei Conti, con deliberazione n. 255 del 22 luglio 2013, in occasione dell’esame del conto consuntivo 2011, ha confermato lo stato di criticità ed ha sospeso qualunque determinazione all’approvazione del Piano di Riequilibrio;

–          Preso atto che con determinazione n. 1541 del 10 giugno 2014 è stato nominato un professionista per l’assistenza tecnico-giuridica sul citato Piano di Riequilibrio e che il 23 settembre il Sindaco si è recato al Ministero per integrare la documentazione;

–          Rilevato che appare assolutamente urgente disporre del Piano di Riequilibrio, al fine di allontanare in modo definitivo il pericolo, tuttora esistente, del dissesto finanziario;

–          Rilevato che non si è ancora fuori dall’emergenza finanziaria, attesa la presenza di criticità, come fatto rilevare recentemente anche dal Collegio dei Revisori dei Conti, come quella di  ricorrere  all’anticipazione di cassa per oltre quindici milioni di euro a fronte dei diciassette richiesti, o all’andamento negativo delle entrate dalle somme derivanti dai nuovi accertamenti degli anni pregressi, Ici, Imu, Tarsu e consumo acqua, la cui riscossione per i primi sette mesi dell’anno non va oltre il sei per cento delle entrate iscritte in bilancio;

–          Ritenuto, pertanto, nell’interesse della nostra città, per non vanificare i sacrifici imposti in questi anni ai cittadini, attraverso la riduzione dei servizi e l’aumento delle tasse, di utilizzare tutti gli strumenti che la legge mette a disposizione dei comuni in difficoltà finalizzati a ridurre gli squilibri strutturali, come il ricorso al Piano di Riequilibrio, che va approvato rapidamente;

 

                                                                        chiede

 

–          all’Amministrazione Comunale a che punto è l’esame da parte del Ministero del Piano di Riequilibrio adottato dal Comune per evitare il dissesto finanziario e quali iniziative si vogliono adottare per accelerarne l’esito;

–          che la presente venga discussa alla prossima riunione del Consiglio Comunale.

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