Strisce blu a Ragusa e i pass stampa che mancano per la nostra testata giornalistica

Anche fare il nostro lavoro di informazione diventa difficile nella semplice richiesta di rinnovo dei pass per l’utilizzo dei parcheggi blu. Accade a Ragusa. Una vicenda che sottoponiamo all’attenzione dei lettori perché sintomatica di qualcosa che non va. Da anni, su indicazione del Comune, alle testate giornalistiche vengono rilasciati due pass per consentire ai giornalisti, operatori di ripresa e fotografi di fare il proprio lavoro utilizzando le strisce blu. Lo scorso dicembre sono scaduti i pass del 2019 ma abbiamo saputo che era stata prevista una proroga al 31 gennaio. E così anche la nostra testata giornalistica ha continuato ad utilizzare i pass stampa “scaduti”.

A quanto pare non erano stati informati però gli operatori che hanno fatto una multa all’automobile di uno dei nostri più attivi collaboratori che stava tra l’altro lavorando per un’iniziativa promossa dal Comune di Ragusa. E così a RagusaOggi non è rimasto altro che fare ricorso per l’annullamento della multa, salvo scoprire che, e qui si sfiora l’assurdo, sarebbe stato compito della nostra testata richiedere la proroga per la validità di un mese. Da quando i cittadini, e nel nostro caso, le testate giornalistiche, devono richiedere la proroga per ottenerla anche se stabilita?

E vabbè, giriamo pagina e andiamo avanti. E cosi’ durante il mese di gennaio i nostri collaboratori di redazione sono andati ben quattro volte all’ufficio delle strisce blu per riottenere il pass per l’anno 2020. Ed invece ci viene detto dagli operatori della società che per ottenere il pass il collaboratore deve essere dipendente della testata giornalistica oppure l’automobile deve essere di proprietà della società editrice.

Un fatto assurdo e ridicolo se si pensa che i pass vanno rilasciati alle testate e non alle persone e che ogni testata giornalistica lo da a chi ritiene (giornalista, fotografo, operatore televisivo) e non al proprietario della macchina che viene usata per i servizi giornalistici nel centro di Ragusa. Il rapporto di lavoro tra la testata giornalistica e i collaboratori è un fatto che non può certo riguardare la società dei parcheggi che invece, come indicato in più occasioni anche dal Comune, dovrebbe limitarsi a rilasciare i pass previsti alla testata giornalistica, ovvero alla società editrice, e non personalizzarli. Lo scorso anno, quando si presentarono più o meno le stesse difficoltà, si è trovata una soluzione attraverso i due pass rilasciati che indicavano le targhe delle autovetture dei collaboratori di Ragusaoggi più attivi su Ragusa.

Una soluzione non proprio ottimale, visto che essendo collaboratori non lavorano tutti i giorni, ma quantomeno utile a favorire la possibilità di lavorare in città con maggiore facilità, dovendo i nostri collaboratori raggiungere più posti giornalmente nel tessuto urbano. Quest’anno, invece, le nuove inutili difficoltà che rischiano di passare per gratuite prepotenze. Non lo saranno, ma certamente non possiamo stare dietro a regole che sono decise dalla società dei parcheggi e non dal Comune che dà in concessione gli stalli e che dunque è il reale proprietario.

E proprio al Comune, a questo punto, siamo costretti a rivolgerci, ovvero al sindaco, all’assessore competente, all’ufficio stampa. Non siamo di certo disposti a subire regole che non sono state concordate con il Comune di Ragusa. Trovassero una soluzione loro, piuttosto che farci perdere tempo per ben quattro volte. Forse qualcuno vede i due pass concessi alla testata giornalistica come un privilegio. Un grossolano errore considerato che ci servono per svolgere semplicemente il nostro lavoro.
Franco Portelli

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