STRAMPALATO TENTATIVO DI ADDOSSARE AD ALTRI LE PROPRIE RESPONSABILITA’

“Sono rimasto stupefatto dalle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’assessore Belluardo e assolutamente attonito dopo aver conosciuto il mittente dello stesso comunicato. Normalmente, in seguito alla segnalazione riguardante un problema legato alla viabilità e la pubblica illuminazione, dovrebbe intervenire l’assessore al ramo o chi detiene la delega concernente l’oggetto del contendere. Quanto alle affermazioni fatte, mi permetto, con tutto il rispetto e la stima che nutro per l’assessore Belluardo, di smentire categoricamente quanto da lui asserito.

L’assessore intende fregiarsi dell’onore di essere il primo assessore all’urbanistica della storia di Comiso ad essere riuscito a realizzare una strada con i proventi derivanti dagli oneri di urbanizzazione. Tutte le opere pubbliche realizzate negli anni scorsi e molte manutenzioni sono state finanziate utilizzando direttamente e indirettamente le risorse provenienti dalle concessioni edilizie. Va invece precisato che, tenuto conto che le entrate derivanti dagli oneri di urbanizzazione, durante l’attuale amministrazione, sono diminuite ai minimi storici, molto probabilmente la formula promossa dall’assessore Belluardo sarà limitata alla strada di collegamento tra via Dei Platani e via Ceckov.

Quanto alle delibere citate dall’assessore, la n°33 e la n°49 rispettivamente del 2006 e del 2007, sono state adottate poiché nessun vincolo gravava sui sedimi in questione, senza che la sovrintendenza avesse eccepito alcunché circa l’adozione delle stesse. Ma ammesso che fosse fondata la tesi dell’assessore, mi chiedo come mai l’allora opposizione delle destre, guidata dall’allora consigliere Alfano, non si è accorta del presunto errore commesso durante la precedente consiliatura.

Tuttavia, l’assessore Belluardo, nello strampalato tentativo di addossare ad altri la responsabilità dei ritardi nelle realizzazione della strada di collegamento tra via Ceckov e via Dei Platani, dimentica che il progetto della viabilità era stato avviato dalla precedente giunta e che lui stesso, in occasione di una nota diramata il 12 giugno di quest’anno, ha espresso soddisfazione per avere “risolto il problema concernente i vincoli archeologici ricadenti su alcune aree delle lottizzazioni di contrada Merlino che rischiavano di causare un blocco edilizio e la possibile demolizione degli immobili abusivi”. Poi lo stesso dichiarava che l’apposizione del vincolo da parte della Sovrintendenza ai Beni Archeologici è stata causata da un “errore materiale che ha allargato a dismisura l’area sottoposta a vincolo archeologico” da addebitare alla stessa Sovrintendenza. Inoltre ancora, per dovere di cronaca, l’assessore affermava che nella suddetta area è possibile svolgere qualsiasi attività edilizia senza la preventiva richiesta del nulla osta da parte della Sovrintendenza ai Beni Archeologici di Ragusa. Quindi, alla luce di quanto asserito dallo stesso assessore, non capisco di quali colpe si sarebbe macchiata la precedente amministrazione comunale, se la vertenza tra Comune di Comiso e Sovrintendenza è scaturita da un errore materiale commesso poco prima dall’apposizione del vincolo, a legislatura abbondantemente avviata. Inoltre, come poteva la precedente giunta prevedere con quattro anni di anticipo l’apposizione del vincolo? Rimane quindi un mistero il perché del ritardo, nonostante il vincolo sia decaduto. Ribadisco i miei dubbi circa l’utilizzo delle risorse individuate nel capitolo 3610 del bilancio 2009 (63.000 euro) originariamente destinate alla realizzazione della succitata arteria e che, a quanto pare, sono state utilizzate per la realizzazione della famigerata rotatoria di via San Biagio, causando il ritardo che avevo denunciato.

Ritornando alla questione dell’impianto d’illuminazione non ancora funzionante, l’assessore Belluardo farebbe bene a rivolgersi all’assessore alle finanze Puglisi che certamente sarà in grado di offrirgli ragguagli circa i reali motivi del mancato allacciamento dell’impianto di via Dei Platani. Puglisi dirà che il Comune di Comiso deve all’Enel Sole somme di poco superiori ai 3mln di euro. Ragione per cui L’Enel Sole, tenuto conto dell’enorme debito, non solo ogni sera lascia al buio un quartiere della città, non solo non eroga la corrente elettrica in alcuni plessi scolastici per alcuni giorni con gravi ripercussioni allo svolgimento delle normale didattica, ma non intende aggravare ulteriormente la situazione erogando energia nei nuovi impianti. Senza contare gli ulteriori 3mln di euro di debiti con l’Enel Energia, che eroga la corrente elettrica presso i locali del Comune.

Mi dispiace che l’assessore Belluardo si sia adeguato al resto della giunta, sempre pronta a dare le colpe di tutti i mali del mondo alla precedente amministrazione comunale. E’ un pessimo andazzo, una cattiva abitudine, caratteristica di chi non sa come difendere l’indifendibile. Auspico invece che l’assessore si decida finalmente a dedicarsi all’assessorato da lui presieduto, malgestito e pericolosamente abbandonato, con gravissime ripercussioni nel settore edilizio ed all’economia della città, anziché distrarsi su tematiche (la pubblica illuminazione) che poco o nulla hanno a che fare con la sua delega”. (r.c.)

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it