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Storie alla don Camillo e Peppone a Scicli. Un bene demaniale dello Stato reclamato fra uso scolastico ed oratorio della chiesa
10 Ott 2024 11:58
Una battaglia che si gioca sul campo e nelle aule del tribunale amministrativo. Intanto sull’operato del Comune il consigliere comunale del Pd, Caterina Riccotti, che con un’interrogazione firmata anche dalla collega di opposizione Consuelo Pacetto ha sollevato nelle settimane scorse la questione legata alla forte carenza di spazi per la scuola Don Milani, ha presentato una richiesta di accesso agli atti e ne attende la consegna da parte dell’ente. La stessa ha in mano la risposta all’interrogazione che l’assessore e vice sindaco Giuseppe Causarano ha fornito ai due esponenti politici. Il locale, reclamato sia dal Comune sciclitano che dovrebbe destinarlo a fini scolastici e sia dalla chiesa con finalità ad oratorio, si trova al civico 18 di via Biancospino al villaggio Jungi, a poche decine di metri sia dalla scuola Don Milani che dalla chiesa del SS. Salvatore.
Sono locali di proprietà del Demanio dello Stato.
Il Comune di Scicli ha aderito alla manifestazione di interesse alla locazione dell’immobile avviata dalla Regione tramite l’Agenzia del Demanio che ha pubblicato l’avviso finalizzato alla locazione per la durata di sei anni. Fin qui tutto normale. La questione comincia ad ingarbugliarsi con il ricorso al Tar di Catania presentato dalla parrocchia SS. Salvatore che, attualmente, “detiene l’uso dell’immobile e che si sarebbe dichiarato disponibile a concedere in uso i locali necessari allo svolgimento delle attività scolastiche dell’Istituto Don Milani previo nulla osta dell’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’immobile”. Dal Comune di Scicli spiegano che “dalle interlocuzioni avute con l’Agenzia del Demanio è emerso che la stessa non è nelle condizioni di poter adottare alcun provvedimento che riguarda l’immobile di via Biancospino fintantochè è pendente il giudizio di impugnazione dell’avviso pubblico”. Sempre il Comune di Scicli – secondo quanto ha scritto il vice sindaco Giuseppe Causarano – si dice “sensibile alla problematica ed è fattivamente impegnata da tempo a trovare una soluzione ad ospitare gli allievi di alcuni istituti scolastici della città prova ne è la dichiarata manifestazione di interesse all’assegnazione dei locali di via Biancospino inoltrata nel dicembre del 2023. Attualmente l’Amministrazione monitora l’andamento dell’avviso pubblico di via Biancospino e, contemporaneamente, ha avviato interlocuzioni con altri enti pubblici che detengono idonei immobili in città”.
Le famiglie, intanto, chiedono spazi per la scuola, chiedono che i loro figli abbiano spazi adeguati che al momento non ci sarebbero. La soluzione? Spazi condivisi fra la scuola e la parrocchia: sarebbe l’alternativa ma al momento quel ricorso al Tar blocca ogni decisione ed ogni razionale soluzione.
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