Stop Ryanair su Comiso, Sac: “Siamo sorpresi”. In campo anche la politica

Ryanair ha stoppato i voli su Comiso. L’ha annunciato la compagnia aerea confermando anche l’annullamento della conferenza stampa che era stata convocata a Catania per parlare dei voli estivi nel Sud Est siciliano. La Sac, la società di gestione dell’aeroporto di Catania e di Comiso, si dice sorpresa per la scelta del vettore irlandese. Questo il punto di vista di Sac.

“Siamo molto sorpresi e dispiaciuti della comunicazione che Ryanair ha veicolato nella conferenza stampa di oggi a Trapani, e siamo costretti a evidenziare che, purtroppo, quanto dichiarato non corrisponde al vero. SAC già il 20 gennaio u.s. – dopo una fitta trattativa tra le parti – ha raggiunto e sottoscritto un accordo con il Vettore irlandese per lo sviluppo del traffico dagli Aeroporti di Comiso e di Catania, in linea con la normativa EU e nazionale in materia di aiuti di stato.
SAC non ha in alcun modo negato valore all’accordo provvisorio sottoscritto tra le parti, per cui le possibili conseguenze della rottura delle trattative – unilateralmente decise da Ryanair – non dipendono in alcun modo dalla condotta di SAC che è stata sempre leale e corretta.

Purtroppo, solo nelle call degli ultimi giorni, quindi a ridosso della conferenza stampa che la stessa Ryanair aveva convocato, le posizioni del Vettore sono cambiate in una direzione inaccettabile perché contraria alla politica commerciale di SAC. Quanto richiesto, infatti, comporterebbe una discriminazione a danno degli altri vettori, in violazione della normativa in materia di concorrenza, e metterebbe in discussione la salvaguardia del patrimonio e dell’equilibrio finanziario della Società di Gestione degli aeroporti di Comiso e a Catania.
Abbiamo ribadito a Ryanair – anche nelle ultime ore – di essere pronti a sottoscrivere l’accordo già raggiunto, invitandoli anche a un incontro ai massimi livelli, ricevendo purtroppo solo risposte negative con toni che non si addicono a due partner di lungo corso come SAC e Ryanair.
SAC, comunque, continua credere nel valore di questa partnership e degli accordi raggiunti, e siamo certi che queste incomprensioni saranno a breve superate e che si potrà presto riprendere la nostra collaborazione con il Vettore irlandese per lo sviluppo degli Aeroporti di Comiso e di Catania”.

Necessario confronto, l’appello di Dipasquale

Fin qui la Sac. Interviene anche il mondo della politica. Tra i primi a parlare l’on. Nello Dipasquale: “La notizia dell’interruzione dei voli Ryanair da e per Comiso è grave: ciò dimostra che senza una strategia regionale complessiva sul futuro degli aeroporti, sia maggiori che minori, gli scali siciliani possono essere vittime dei capricci della compagnia irlandese da un momento all’altro. Ho già scritto al Presidente Renato Schifani e all’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, chiedendo loro di metter su urgentemente un tavolo di confronto per impedire che i voli per lo scalo ibleo siano fermati. Leggendo la nota di Ryanair si ha l’impressione che la decisione sia una ritorsione bella e buona nei confronti di SAC, ma a farne le spese sono solo i cittadini siciliani, quelli del Sud-Est in particolare. Chiedo al Governo regionale il massimo impegno e azioni decise per fare sì che non si verifichino situazioni analoghe”.

Per Riggio (aeroporto Palermo), Ryanair è “vettore ostico”

Ma c’è anche chi parla di Ryanair come un vettore “ostico”. “Unire le forze tra gli aeroporti siciliani per avere più margine di trattativa con le compagine aeree e abbassare anche i prezzi? Ho già parlato con Catania e Trapani e non c’è dubbio che per la prossima stagione invernale proveremo a fare un negoziato comune. Ma ieri a Catania c’è stata una rottura e già da ieri stesso a Comiso Ryanair non va più”. Così in un’intervista all’Italpress Vito Riggio, amministratore delegato di Gesap, società di gestione dell’Aeroporto Internazionale “Falcone Borsellino” di Palermo. “Siamo in presenza di un interlocutore (Ryanair, ndr) che è forte del fatto che ha 400 aerei e gli altri non tutti sono disponibili o hanno i mezzi per operare in Sicilia – ha aggiunto -. Quindi va fatta una trattativa rinforzata dal fatto che si fa insieme, sapendo però che trattiamo con un interlocutore che conosco bene ed è piuttosto ostico. Proveremo comunque a farlo, è un nostro dovere”.

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