Le spese della Regione: quasi 4 milioni di euro per rassegna cinematografica a Cannes. Indaga la Corte dei Conti. UNA chiede concertazione. VIDEO

La Regione Siciliana ha destinato 3 milioni e 750 mila euro per il finanziamento della seconda edizione della rassegna cinematografica “Sicily, Women and Cinema”, che si tiene a Cannes. Secondo quanto riportato qualche giorno fa dal quotidiano La Sicilia in un articolo di Mario Barresi, l’assessorato al turismo ha dato il via libera al progetto con un decreto firmato dal dirigente del Turismo ad interim Franco Fazio e dal responsabile del servizio Film Commission Nicola Tarantino. L’atto è del 30 dicembre, ultimo giorno utile per destinare le risorse del Piano Sviluppo e Coesione già deliberate dalla giunta per tale scopo.

Tuttavia, sollevano perplessità i costi sostenuti per l’evento. In particolare, 311mila euro sono stati destinati allo “shooting” fotografico da realizzare in Sicilia, affidato al fotografo Moja, mentre 2,7 milioni sono stati destinati agli eventi a Cannes. Di questi, 920mila euro sono stati destinati all’allestimento di “Casa Sicilia” all’hotel Majestic, dove verrà realizzata una sala VIP per ricevere gli artisti. Altri 511mila euro sono stati destinati per “animazioni, conferenza stampa e consumi”, 306mila per i pannelli pubblicitari e circa 790mila euro per la manodopera complessiva. Inoltre, 30mila euro sono stati destinati per coccolare gli “ospiti della Regione Siciliana”.

Il finanziamento è stato assegnato alla società Absolute Blue, con sede a Kehlen in Lussemburgo, che si occupa di “brand activation” e che è stata scelta attraverso una “procedura negoziata senza previa pubblicazione del bando” poiché è “esclusiva titolare del format ‘Women and Cinema’”. Secondo il database D&B-Hoovers, Absolute Blue è una società con quattro dipendenti e un asset di un milione di euro, con un patrimonio netto di 300mila euro al 31 dicembre 2020. Tuttavia, si evince da quest’ultimo bilancio una significativa liquidità e un alto indebitamento a lungo termine, il che fa sorgere dubbi sulla sua effettiva capitalizzazione.

Le reazioni alla notizia del finanziamento da parte della Regione Siciliana sono state diverse. Alcuni, come il segretario regionale della Lega, Nino Minardo, hanno espresso preoccupazione per l’immagine del centrodestra in Sicilia, sottolineando come dall’inizio della legislatura si parli soltanto di rancori personali, spese ingiustificate e nomine, mentre i problemi reali restino sullo sfondo. Altri hanno chiesto un’indagine della Corte dei Conti per

accertare eventuali irregolarità nella gestione dei fondi pubblici destinati alla rassegna cinematografica.

Inoltre, alcune associazioni hanno espresso preoccupazione per la scelta della società Absolute Blue come destinataria dei fondi, sottolineando come sia una società poco capitalizzata e che funga di fatto come veicolo giuridico per la gestione di attività finanziarie, piuttosto che per la produzione di servizi.

Nonostante le polemiche e le richieste di indagine, l’assessorato al turismo ha difeso la scelta di finanziare la rassegna cinematografica, sottolineando come essa rappresenti un’opportunità per promuovere la Sicilia a livello internazionale e per attrarre turisti nella regione. Tuttavia, sarà importante che vengano effettuate verifiche accurate sulla gestione dei fondi pubblici destinati all’evento, per garantire che essi vengano utilizzati in modo trasparente e responsabile.

Nei giorni scorsi il presidente Schifani ha detto di volerci vedere chiaro e in generale ha annunciato la volontà di attivare una cabina di regia per la gestione della comunicazione della Regione. E su questa affermazione è intervenuta ieri anche Una, associazione che raggruppa alcune agenzie di comunicazione.

LE NUOVE DICHIARAZIONI DI SCHIFANI:

Mostra Cannes, Schifani: «Ignoravamo i provvedimenti, attendiamo documenti dall’assessore»
«Io e l’intera giunta, all’interno della quale discutiamo di tutto, ignoravamo l’adozione di questi provvedimenti che fanno parte, è vero, di una programmazione triennale portata avanti dallo scorso governo, ma che sono sfuggite alla sottoposizione della giunta. Già giovedì scorso tramite una mia nota abbiamo chiesto chiarimenti all’assessore per acquisire il fascicolo e per le valutazioni sugli aspetti di questi fondi utilizzabili per la promozione turistica. Nel rispetto dell’autonomia assessoriale, avrei preferito avere una cognizione preventiva». Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, a TgCom24 in merito all’affidamento a una società lussemburghese dell’evento “Sicily, Women and Cinema 2023” previsto al prossimo Festival del Cinema di Cannes.

«Attendiamo adesso questi documenti – ha aggiunto il governatore siciliano – per una valutazione complessiva di carattere tecnico e politico, per verificare se la Regione con questo contratto stipulato abbia acquisito le proprie tutele nei confronti di eventuali inadempienze da parte di questa società. Società sulla quale faremo anche delle verifiche per conoscerne la consistenza patrimoniale. In tutta sincerità si tratta di un fatto che avrei preferito non fosse successo, i siciliani hanno problemi ben più gravi e stringenti rispetto alle polemiche e vogliono essere guidati da un governo che affronti i problemi come ho cercato di fare io in questi primi due mesi, dando non solo sicurezza, ma evitando litigiosità, contrastando il caro biglietti aerei e assicurando un profilo di crescita a una terra in cui l’economia stenta a causa di procedure burocratiche vischiose che sto tentando di velocizzare». 

Il presidente Schifani è intervenuto anche sulle polemiche relative alla chiusura della storica sede regionale a Roma. «Abbiamo deliberato la dismissione della precedente sede perché l’immobile non era più funzionale, con lo scopo di realizzare un patrimonio finanziario visto che il valore è di circa 5 milioni di euro. Contestualmente abbiamo scelto di ristrutturare, con un costo di 600 mila euro, un immobile di proprietà di una società regionale che era in stato di abbandono da anni e che si trova in una posizione strategica vicino ai ministeri e al Senato. Non sarà più dunque una sede di rappresentanza, ma un ufficio operativo della Regione, in cui chi dalla Sicilia va a Roma potrà appoggiarsi. Abbiamo investito su un immobile della Regione che verrà così rivalutato».

L’APPELLO DI “UNA”

“In riferimento all’esigenza di istituire una cabina di regia per la gestione dei fondi sulla comunicazione della Regione Siciliana, così come dichiarato dal Presidente Renato Schifani, auspichiamo una maggiore collaborazione e sinergia con gli operatori del settore presenti sul nostro territorio anche attraverso UNA, afferma Alberto Gange, responsabile della territoriale UNA Sicilia.”

UNA – Aziende della Comunicazione Unite, è l’associazione nazionale nata nel 2019 per incorporazione di ASSOCOM e UNICOM e da aprile 2020 anche con ASSOREL. In UNA sono più di 250 le aziende associate operanti in tutta Italia provenienti dal mondo delle agenzie creative e del digital, delle agenzie di relazioni pubbliche, dei centri media, degli eventi, del mondo retail.

“Il rilancio della Sicilia non può prescindere dalla gestione strategica della sua comunicazione e per farlo servono visione e competenze adeguate. Le imprese siciliane associate ad UNA auspicano quindi un incontro con il Presidente Schifani, al fine di contribuire alla costruzione di un nuovo e ampio progetto di comunicazione per la nostra Regione. 

La possibilità di creare un tavolo di lavoro sul tema della comunicazione per la valorizzazione della Sicilia è certamente una grande opportunità.”

“La Sicilia esprime competenze imprenditoriali importanti in termini di comunicazione e la prova è che in associazione abbiamo aziende strutturate e competenti per svolgere analisi sul territorio e servizi accurati e di successo”, conclude Davide Arduini, Presidente di UNA. “Crediamo che con la creazione di un tavolo di lavoro dedicato alle esigenze di comunicazione, le aziende siciliane di UNA potranno dare un importante contributo al governo regionale nella scelta della strada più efficiente e puntuale, valutando tutte le discipline della comunicazione, per amplificare i valori, la bellezza, e la cultura di cui è ricca la Sicilia”.

Le reazioni politiche:

“L’intervento della Procura della Corte dei conti sul caso Cannes ci conforta perché saranno i magistrati ad appurare eventuali irregolarità, ma sotto il profilo politico è compito del presidente della Regione, Renato Schifani, venire in Aula all’ARS e spiegare al Parlamento come vengono spesi i soldi dell’assessorato al Turismo”. Lo dice il deputato del Partito democratico all’ARS Nello Dipasquale che, con gli altri colleghi del gruppo parlamentare, ha firmato una interrogazione per chiedere al governo regionale chiarimenti sul caso sollevato dal quotidiano ‘La Sicilia’ e che riguarda la spesa sostenuta dalla Regione per l’organizzazione dell’evento ‘Sicily, women and cinema’.
          “Ma ciò che preoccupa ulteriormente – evidenzia ancora Dipasquale – è quanto emerso in questi giorni sulla stampa in merito alle altre spese che riguardano il settore ‘Comunicazione’ dell’assessorato regionale al Turismo. Dagli oltre 400mila euro spesi per gli spot su un programma Rai alle fatture per circa un milione e mezzo che sarebbero state già liquidate alla tv di Stato nel dicembre 2022, passando per la faraonica campagna relativa all’iniziativa ‘See Sicily’ e per le spese pubblicitarie pari a 1,3 milioni di euro per la concessionaria Mediaset ‘Publitalia ’80’. Il tutto – aggiunge il deputato dem – con la regia di un unico partito, Fratelli d’Italia, che guidava l’assessorato al Turismo nella scorsa legislatura e che continua a farlo anche in quella attuale”.
          Dipasquale quindi continua: “Ben venga la promozione della Sicilia, ma non a queste cifre che appaiono spropositate e immorali, soprattutto in un momento di grande difficoltà per le famiglie siciliane. Mi auguro che su queste spese e sulla loro gestione si faccia piena luce sotto il profilo contabile, e  per questo è al lavoro la Corte dei conti, ma che ci sia anche chiarezza per quanto riguarda la regia politica che sta dietro a queste scelte: su quest’ultimo aspetto – conclude Dipasquale – contiamo in una immediata risposta di Schifani”.

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