“SPACCA” IL NASO ALLA CONVIVENTE

Nella giornata di ieri i Carabinieri dell’ Aliquota Radiomobile della Compagnia di Vittoria hanno tratto in arresto un operaio vittoriese 58enne, residente a Vittoria, separato, pregiudicato,  poiché ritenuto responsabile di aver aggredito, alla presenza della loro figlia minore di 7 anni, la propria convivente, lanciandogli addosso l’accessorio di un aspirapolvere, colpendola sul volto.  

A seguito dell’aggressione, la donna 55enne veniva accompagnata dalla pattuglia presso il locale Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile “R. Guzzardi” dove veniva sottoposta alle cure del caso e dimessa, venendo  giudicata guaribile in giorni 15 per “Trauma contusivo ossa nasali”.

Gli accertamenti esperiti hanno permesso di appurare che l’aggressione si inquadra in un rapporto di convivenza iniziato nel 2004 e deterioratosi da circa due anni, a causa delle lamentele dell’uomo circa le eccessive attenzioni della donna nei confronti delle altre due figlie avute dal precedente matrimonio, motivo per il quale l’uomo voleva buttarla fuori di casa. Precedentemente all’arresto del convivente, la donna aveva subito ripetute aggressioni e angherie per le quali non aveva mai presentato alcuna denuncia, tutti fatti avvenuti in presenza della figlia. L’intervento della pattuglia è stato possibile grazie alla chiamata presso la Centrale Operativa 112 della Compagnia di Vittoria da parte di una figlia della donna, residente al Nord Italia, la quale era stata chiamata in lacrime dalla madre.

Al termine delle formalità di rito, l’arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria Iblea davanti la quale dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia commessi in presenza di minorenni, aggravante quest’ultima inserita nella legge di conversione del Decreto Legge approvato dal Consiglio dei Ministri l’8 agosto u.s. per la “Prevenzione e contrasto della violenza di genere”, recante disposizioni finalizzate a rafforzare gli strumenti di prevenzione e repressione di alcune fattispecie delittuose consumate nel più ampio ambito della “violenza domestica”, di cui questo è il 2^ arresto dopo la conversione del 15 ottobre.

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