Sorridi, non sei su candid camera!

Vi ricordate il noto programma condotto da Gerry Scotti “Sorridi, sei su candid camera”, andato in onda per la prima volta nel 1985? La prima cosa che abbiamo pensato guardando la rotatoria di contrada Mugno, a Ragusa, è stata quella famosa trasmissione tv, dove un logo con lo smile invitava i talespettatori a guardare gli scherzi ad ignari passanti. Altri tempi, in cui le reazioni spontanee della gente facevano davvero sorridere.

Naturalmente, poi, il pensiero corre agli smile su what’s app e dei social: certamente, la U di “Ragusa” apposta sulla rotatoria potrebbe aver strizzato l’occhio al pubblico più giovane e forse a tutti noi.

Il logo della rotatoria, predisposto da Copy Studio, è spiegato dagli stessi: “Questo marchio intende rappresentare la capacità dei ragusani, anche attraverso le virtù del proprio territorio, di attrarre turisti, nuovi cittadini e investitori, denotando una spiccata vocazione all’accoglienza.
Il linguaggio scelto è moderno e amichevole, molto vicino ai giovani, adeguato ai media più attuali e in linea con un modo di comunicare nello stile dei marchi turistici e territoriali.


Il semicerchio che fa da monogramma al marchio, è la “U” di Ragusa, ponte tra le lettere e citazione della peculiarità architettonica del capoluogo Ibleo, ma soprattutto rappresenta un sorriso, lo fa con un linguaggio contemporaneo e minimale, orientato ad un pubblico dinamico e internazionale”.

In realtà, come dicevamo, la storia dello smile è iniziata molto prima. Prima ancora di Gerry Scotti, lo smile fu creato nel 1963 in un ufficio a Worcester, in Massachusetts. Harvey era un grafico commerciale ed era stato incaricato di disegnare un logo per la State Mutual Life Assurance. L’azienda aveva notato l’ambiente cupo e deprimente della città e voleva iniziare una “friendship campaign” per i suoi dipendenti.

Che sia questa l’immagine che Ragusa dà alla gente, cioè di una città grigia, e che vuole assolutamente cambiare? Per questo si è voluto dotare la scritta con un logo che richiama lo smile? Non lo sappiamo, ma pensiamo che possa essere. E se questo logo potrà aiutare le persone ad avere un impatto visivo più allegro sulla città, che ben venga. E che ben vengano anche i commenti positivi alla rotatoria: alcuni, infatti, dicono che è anche fin troppo bella, tanto che ci vorrebbero delle visite guidate per poterla ammirare e comprenderla, cosa che di notte, al buio, è difficile. Altri non apprezzano, la trovano inutilmente complessa. Altri ancora, sostengono che l’impianto illuministico potrebbe essere migliorato. Insomma, ognuno ha la sua opinione. A noi non dispiace la rotatoria di contrada Mugno: nel complesso, la troviamo gradevole e anche il logo ha un suo perchè. Chi sa leggerlo, può trovarci un po’ di storia e forse anche un messaggio velato.

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