SONO O NON SONO DEL MOVIMENTO 5 STELLE?

Non ho particolari simpatie per il Movimento 5 Stelle, non ho votato per i “five stars” ma ho apprezzato sempre quanto detto da Grillo, tanto da tenere sul desktop un file dove è raccolto il decalogo del Movimento. Non sono tipo da salire sul carro del vincitore, come sta accadendo nel PD con Renzi, per cui mi ritengo uno che ha perso l’autobus. Non rinnego, però di aver nutrito qualche sentimento di simpatia una volta che i five tars hanno conquistato il Comune di Ragusa, solo ed esclusivamente per il fatto che la ‘guerra’ inevitabilmente ha fatto pulizia. Personalmente ritengo che Cosentini sarebbe stato un ottimo Sindaco, sicuramente il 70% di quelli che sono andati a votare non saranno d’accordo, gli altri che non hanno votato non hanno diritto di parlare, ma non si può negare che ci siamo tolti di mezzo la guerra delle poltrone e degli incarichi.

Da buon e ottimo democristiano Cosentini avrebbe saputo gestire l’inferno dantesco della scalata al potere, ma ve li immaginate i seguaci di Nello Dipasquale, di Barone, di Calabrese, della Migliore, e quelli di Cosentini,  tutte le altre mezze figure che da anni dominavano indirettamente la scena politica locale, digrignanti con in canini a vista, ansiosi di addentare un pezzo di potere, a cominciare da quegli assessorati che erano stati affidati a personaggi che nell’inferno dantesco erano predisposti a scottature e bruciature di ogni tipo, senza una adeguata corazza che li avrebbe difeso oltre all’ala protettrice dei loro padroni ?

Se uno non sale sul carro del vincitore, né lo segue da lontano con la speranza di prendere posto successivamente, non resta che fare lo spettatore e vedere come vanno le cose, con la libertà di notare e di giudicare.

Mi sarebbe piaciuto fare lo spettatore in silenzio, poche parole per qualche isolato commento, rimandando alla fine un giudizio complessivo. Ma gli eventi mi costringono a sbottare.

L’ultimo è di ieri, quando un manipolo di grillini riesce ad occupare il tetto di Montecitorio e srotola un drappo enorme per protestare contro il DDL sulla Costituzione. Azione da sessantottini, inebriante nella sua fondamentale moderazione. Oggi leggo su huffingtonpost.it un articolo di un parlamentare del PD, tale Rughetti, un avvocato, nemmeno un operaio sindacalista contestatore di estrema sinistra, che sputa veleno sui grillini: un becero tentativo di inondare di fango e contumelie l’avversario nel disperato tentativo di arginare ed evitare la liquefazione del suo partito, ormai inevitabilmente decretata dagli stessi protagonisti.

Solo alcuni degli ‘apprezzamenti’ rivolti ai cinque stelle:

Hanno trasformato l’Aula di Montecitorio in uno stadio, il palazzo della Camera in un teatro in cui ogni giorno vanno in scena sul palcoscenico istituzionale recitando come attori ignari del copione che gli è stato confezionato ed inviato via email.

Offendono persone, colleghi e cittadini con l’unico obiettivo di raccogliere un pezzo sui giornali, sulle TV e sui social network, desiderosi di prendere i complimenti dai Guru che restano rifugiati nell’eremo ligure.

Hanno a cuore le loro sorti non quelle del Paese di cui ignorano tutto: storia, valori, principi, dati economici, problemi e sofferenze. Molti di loro vengono da fallimenti politici, da militanze giovanili in sezioni in cui tacevano ma non per volontà loro. Hanno già votato di tutto. Da destra a sinistra e poi radicali e poi astensione.

Questo è il ritratto, non la caricatura, della nuova politica italiana. Di quelli che dovrebbero cambiare questo Paese e con cui qualcuno voleva costruire il governo del cambiamento. Questi sono falsi come Giuda (senza offesa per lui), ammiccano e redarguiscono, accusano e ridono, trattano ma smentiscono, occupano ma senza spartire. Usano le parole con violenza.

Alla fine si svela il fine dell’attacco : tanti elettori del M5S vengono da sinistra. Militanti e simpatizzanti traditi da una classe dirigente che ha raccontato molto e fatto poco. Il compito del nuovo PD è recuperare questi elettori e convincere tutti gli altri che hanno preferito non votare o hanno votato centro destra.

Leggi tutto questo, vedi quello che è accaduto a Ragusa ed è inevitabile pensare: dove vogliono andare i grillini ragusani, sono o non sono del Movimento 5 Stelle?

Da due mesi, ci si sarebbe aspettati almeno una visita o un messaggio alla città da parte di Grillo: NULLA.

Su tutte le vicende nazionali e regionali ci si sarebbe aspettato una dichiarazione, un commento, un cenno di approvazione, un comunicato di sostegno, se non come amministrazione, almeno come metup: NULLA

Anche se, come qualcuno dei grillini precisa, è più realistico pensare a una forza politica locale che ha preso ispirazione da Grillo ma ne vuole, comunque, mantenere le distanze per le posizioni più estremiste e reazionarie, non è desueto interpretare gli accordi pre-ballottaggio come un medicinale antipanico arrivati a un passo dal salto nel buio, con cui avevano scherzato ma con cui, alla fine, si dovevano misurare, un medicinale rivelatosi, per i risultati, evitabile ma che, una volta ingurgitato, potrebbe provocare, a distanza, effetti collaterali gravi. 

E lo spettatore cosa ha visto finora? di rinnovamento nulla, di nuovo NULLA, di cambiamento NULLA, di rivoluzionario NULLA. Il Comune doveva essere la casa di tutti ma le porte sono più chiuse di prima e i filtri aumentati, con l’aggravante che mentre prima si parlava con i giornalisti oggi si preferisce parlare tramite social network per cui, addirittura, si provvede ad arruolare la consulente gratuita.

Le nomine e gli incarichi, onerosi o gratuiti, non si contano, sono arruolati, senza dubbio per le loro competenze, personaggi della vecchia amministrazione, o quanto meno legati ad essa, gli assessori erano stati selezionati per le loro competenze tecniche, ma al patrimonio edilizio c’è un consulente dell’assessore ai lavori pubblici, il grande ambientalista prof. Conti ricorre ai servizi di una azienda torinese che, se procura finanziamenti, se ne tiene fino a 20.000 euro, per i servizi sociali abbiamo dovuto ripescare il dirigente, per i rapporti con politica e partiti c’è la consulente, per il bilancio l’assessore ipercompetente non basta, non c’erano soldi, si doveva contenere la spesa, ci doveva essere il cambiamento dove tutti maggiormente se lo aspettavano, invece ci siamo ritrovati, a suon di bigliettoni, oltre 100.000 euro fino ad ora, con Ibla Buskers, Ibla Gran Prize, Addio all’Estate, teatrini, cabaret, musica tradizionale e via dicendo, secondo i canoni dell’effimero locale più tradizionale, con tanto di impresari amici, ora addirittura candidati della coalizione di maggioranza, con la spada di Damocle, sulla testa del governo cittadino, di possibili irregolarità e illegittimità di alcune delibere. Si può arrivare a pensar che il 70% dei votanti per Piccitto si aspettava e auspicava tutto questo ? Del tutto azzardato pensarlo. Si può arrivare a pensare che qualcuno abbia commesso una leggerezza, rischiando di buttare al vento, per sempre, i soldi della legge su Ibla ?

Se accadesse questo Piccitto diventerebbe meritevole di un a statua al pari di Pennavaria, del tutto inutile scaricare il possibile rischio di un blocco palermitano su la Porta o Chiavola, tutt’al più tutti insieme a Striscia la Notizia, con Assessori e Dirigenti.

Della squadra assessoriale poco si può dire per i silenzi ascetici e l’immobilismo amministrativo, solo l’Assessore al bilancio si è distinto con una critica rispettabile ma non condivisibile su uno degli aspetti che, forse, maggiormente hanno contribuito al favore verso la passata amministrazione: le rotatorie, salvezza degli automobilisti ragusani e uno dei fattori determinanti della vivibilità cittadina sono state, inopinatamente, con opinione del tutto personale, giudicate inutili e, spesso, assai costose.

Forse l’Assessore non ha la patente ! E c’è chi lo vorrebbe mettere al Turismo, dove soldi da spendere se ne devono utilizzare in abbondanza.

Se all’inizio di questa storia si poteva pensare che tutto fosse dovuto al noviziato da scontare, se i silenzi di assessori e consiglieri potevano essere scambiati per inesperienza malcelata, ora affiorano anche incomprensioni comunicative fra i consiglieri, difficoltà per il capogruppo consiliare di affermare il proprio ruolo, addirittura pare che nella scelta di consulenti ed esperti non tutto il movimento sia stato coinvolto, molti consiglieri apprendono dai giornali, o dal sito del comune, di determine e delibere, si aspetta di vedere cosa accadrà quando per rispettare gli accordi si dovrà chiedere a qualcuno degli assessori di farsi da parte: e se qualcuno ha predisposto qualche piccolo plotone di consiglieri ?

Ieri l’ultima novità:  Per un rilancio economico e culturale del territorio l’amministrazione comunale istituisce un tavolo permanente di confronto, per favorire una migliore programmazione e promozione degli eventi socio-culturali più importanti che saranno organizzati in città. E’ la resa delle armi?

Ma dove vanno i marinai

 con le loro giubbe bianche

 sempre in cerca di una rissa o di un bazar.

 Ma dove vanno i marinai

 con le loro facce stanche

 sempre in cerca di una bimba da baciar. (Francesco De Gregori)

 

 

 

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